Toscana
Regione: nuovo Piano ambiente-energia, sale il Pil e cresce l’occupazione
Il Piano indica cinque macro aree di intervento necessarie per adattarsi ai cambiamenti climatici in atto e per ridurre il rischio sismico, stimando i costi nel medio periodo (per difesa del suolo, risorsa idrica, difesa della costa, tutela della biodiversità e rischio sismico). Inoltre indica nella green economy un possibile modello di sviluppo su cui incentrare la ripresa .
«Il Paer è stato concepito come un piano pluriennale di opere pubbliche – dice dichiarato l’assessore regionale all’ambiente e all’energia Anna Rita Bramerini – e tre sono le sfide che si propone: l’adattamento ai cambiamenti climatici, la green economy e la prevenzione dei rischi. La messa in sicurezza implica investimenti elevatissimi che contrastano con le ridotte capacità di spesa degli enti pubblici, Regioni comprese. Per questo abbiamo deciso di stimare per tutte le aree di intervento il fabbisogno totale e quindi favorire uno stanziamento finanziario annuo costante, da destinare alla realizzazione degli interventi».
Green ecomomyPriorità regionale è la creazione di una vera e propria economia green che sappia includere in Toscana le 4 fasi dello sviluppo: ricerca, produzione (anche sperimentale), installazione impianti, consumo sostenibile e efficienza. Partendo dalle specificità della Toscana il Paer punta allo sviluppo di nuove forme di riutilizzo dei rifiuti (filiera recupero materia); alla diversificazione degli usi dalla fonte geotermica con la media entalpia (filiera del calore); uso degli scarti agricoli e di manutenzione delle aree boscate per la produzione di energia ma anche valorizzazione del legno per l’impiego nella eco-edilizia (filiera del legno).
Obiettivo Fer 20%L’obiettivo di consumo di energia da fonti rinnovabili (Fer) da raggiungere è contenuto all’interno del decreto Burden Sharing che assegna alla Toscana un target del 16,5% di consumo da rinnovabili termiche e elettriche sul consumo energetico complessivo. Il Paer vuole andare oltre gli obiettivi fissati sul tema delle energie rinnovabili del decreto Burden Sharing e realizzare il 20% al 2020 (assieme al 50% di consumo di energia elettrica da rinnovabili).
Aree non idoneeIl Paer contiene tre allegati sulle aree non idonee a installazione di impianti fotovoltaici, eolici e a biomasse. Quelle che riguardano il fotovoltaico sono già oggetto della legge regionale 11 del 2011, mentre per l’eolico e le biomasse la predisposizione delle aree non idonee è avvenuta in collaborazione con gli uffici degli assessorati all’urbanistica, pianificazionedel territorio e paesaggio e quello all’agricoltura oltre che con il Ministero per i beni ambientali e culturali.
Una strategia regionale per la biodiversitàLa Toscana è la prima regione in Italia a dare attuazione a quanto previsto dalla normativa vigente per la tutela della biodiversità, sia a livello nazionale che europeo. Il documento definisce i valori target per preservare il ricco patrimonio naturale della nostra regione e conclude un lavoro iniziato nel 2008 in collaborazione con il Wwf.
I Progetti specialiIl Paer include anche le schede di 4 Progetti speciali che segnano temi di particolare interesse in termini di integrazione delle politiche ambientali con le altre strategie regionali. Nel dettaglio, vengono definiti i seguenti progetti: ambiente e salute, per rafforzare il legame tra pressioni ambientali e prevenzione sanitaria; filiera agri-energia, per promuovere lo sviluppo sostenibile di una filiera delle biomasse attenta alle caratteristiche del territorio; parchi e turismo, per valorizzare il patrimonio naturalistico toscano preservandone i valori; mobilità sostenibile, per rilanciare il diffondersi di forme di mobilità meno inquinanti con particolare richiamo a quella elettrica.