Toscana

REGIONE, NO A PEDAGGIO AUTOPALIO, MATTEOLI CI INCONTRI

(ASCA) – “Onorevole ministro, siamo a scriverle in relazione alle preoccupazioni che sono sorte in questi giorni sui nostri territori, a seguito del varo del decreto 78 in data 31 maggio 2010 da parte del Consiglio dei ministri, che prefigura la possibilità di inserire il pedaggiamento dei raccordi autostradali e che per la Toscana riguarderebbe l’arteria che collega Siena all’Autostrada A1 a Firenze. A questo proposito, le chiediamo la disponibilità ad incontrarci quanto prima per condividere con lei le preoccupazioni sollevate dalle nostre comunità e per riflettere complessivamente su come aggredire le criticità che interessano il raccordo autostradale Siena – Firenze”. Inizia così la lettera inviata oggi al ministro dei trasporti ed infrastrutture Altero Matteoli, e firmata congiuntamente dall’assessore regionale toscano ai trasporti Luca Ceccobao, dal presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci, e dal presidente della Provincia di Siena Simone Bezzini. Nella lettera, i tre amministratori toscani ricordano a Matteoli come il raccordo autostradale Siena-Firenze sia, oltre che l’unico in Toscana, anche attualmente un’arteria a quattro corsie di larghezza limitata, senza adeguate banchine e raggi di curvatura altrettanto limitati. Per questo, nell’intesa firmata tra Governo e Regione Toscana lo scorso 22 gennaio, era stata condivisa l’esigenza di intervenire rapidamente con opere di allargamento della sezione stradale, di riorganizzazione degli svincoli e di adeguamento dei livelli di sicurezza. “Vogliamo una strada nuova, non balzelli iniqui – ha commentato Ceccobao -. La Firenze-Siena ha un assetto geometrico critico ed un fondo stradale pessimo e in molti punti pericoloso. Ad oggi mi sembra che l’idea di introdurre un pedaggiamento sull’unico raccordo toscano sia soltanto un provvedimento per fare cassa. Con questa manovra il Governo ha infatti scelto di penalizzare le Regioni, e in particolare il settore trasporti, tagliando cifre enormi, che sono invece fondamentali per garantire ai cittadini una mobilità efficace ed efficiente. Da qui nasce la richiesta di un incontro urgente al ministro Matteoli per affrontare l’argomento. Per i residenti e per le attività produttive che gravitano in quella zona si tratterebbe di un macigno insostenibile in tempi di crisi come questi”.