Toscana

Regione: approvata la Pdl-competitività per semplificare, finanziare e sostenere le imprese

Il nuovo testo modifica due precedenti leggi regionali e ne abroga un’altra (la 21 del 2008) prefigurando nella legge 35/2000 una sorta di testo unico in materia di nascita e agevolazioni per le nuove imprese.

Particolare attenzione sarà posta alle imprese innovative oltre che a quelle giovanili, femminili e a quelle costituite da soggetti che godono di ammortizzatori sociali come cassaintegrati o disoccupati.A queste sarà riservata una sezione del fondo unico per le imprese, una misura di garanzia che dal dicembre 2012 al marzo scorso ha permesso a 1.744 imprese di ricevere dagli istituti bancari 102 milioni di euro di finanziamenti. Nella stragrande maggioranza dei casi si è trattato di micro imprese fino a 10 dipendenti, oltre la metà (943) delle quali sono imprese femminili mentre 801 sono quelle giovanili o costitutite da beneficiari di ammortizzatori sociali.

La proposta di legge prevede anche una decisa sburocratizzazione ed un’accelerazione nell’istruttoria delle domande, grazie alla possibilità per le imprese di dimostrare attraverso una relazione di un revisore legale il possesso di tutti i requisiti previsti dai bandi. Le spese sostenute per la rendicontazione verranno rimborsate entro un massimo di 45 giorni, ma al tempo stesso le sanzioni in caso di dichiarazioni non veritiere vengono inasprite.

“Chiederemo alle imprese beneficiarie – aggiunge l’assessore Simoncini – di mantenere per cinque anni le loro strutture produttive in Toscana così come una continuità di investimenti per almeno cinque anni. Prevediamo anche una rete di accompagnamento per le neo imprese, cioè un tutoraggio per i primi due anni dall’inizio della loro attività”. La proposta di legge prevede anche una decisa semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese artigiane. Si completa così il processo iniziato con l’eliminazione dell’albo artigiani. Si intendono così eliminare ulteriori controlli sui requisiti artigiani. E’ così escluso ogni intervento regionale e tutte le procedure per la nascita, la modifica o la cancellazione di un’impresa confluiscono nel registro delle imprese e negli Sportelli unici delle attività produttive.

Tra le misure che la Regione conta di adottare a breve c’è il “Progetto start up house” attraverso il quale si prevede un sostegno di un anno e mezzo per le neo imprese giovanili e per quelle innovative, compresa la possibilità di ricevere finanziamenti specifici per l’affitto o l’acquisto della sede per la quale verranno individuati preferibilmente immobili pubblici. Alle neo imprese giovanili e a quelle in espansione verrà destinato il “Microcredito giovani” attraverso il quale avranno la possibilità di ottenere un credito-liquità fino a 15.000 euro e un credito investimenti fino a 25.000.

Quanto alle previsioni circa le agevolazioni che verranno concesse alle imprese, si ipotizzano finanziamenti a tasso zero e fino a 50.000 euro a tutte le imprese ordinarie (escluse quelle dei settori commerico, turismo, cultura e terziario) con un periodo di ammortamento fino a 7 anni compreso un voucher da 10.000 euro per l’acquisto di servizi qualificati. Addirittura fino ad otto volte più consistente (200.000 euro, raddoppiabili) il finanziamento (a tasso zero e fino al 70%) possibile per le imprese innovative con un ammortamento fino a 9 anni, mentre anche il voucher sarà elevato fino a 20.000 euro.