La lista di Forza Nuova è stata esclusa a Firenze, la lista Bonino-Pannella a Pistoia. E poiché l’una come l’altra aveva raccolto firme sufficienti solo in sei province, il minimo per poter partecipare alle prossime regionali, le due liste non compariranno sulla scheda da nessuna parte in Toscana. A meno di eventuali ricorsi vinti, già annunciati e che le due le forze politiche dovranno presentare entro domani pomeriggio. Ad oggi sono così tre i candidati per la presidenza ammessi: tre coalizioni e sette liste che i toscani troveranno sulla scheda elettorale il 28 e 29 marzo, quando saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo presidente della Regione e il nuovo consiglio regionale.La Corte d’appello e i tribunali dei dieci capoluoghi di provincia hanno emesso nel pomeriggio il primo verdetto, dopo aver esaminato firme e candidature presentate tra venerdì e sabato. Forza Nuova è stata esclusa a Firenze perché nelle firme raccolte a sostegno dei candidati non c’era l’indicazione del luogo dove le firme erano state raccolte. Forza Nuova si era presentata solo in sei delle dieci circoscrizioni elettorali toscane (Arezzo, Firenze, Grosseto, Massa-Carrara, Pistoia e Siena). E poiché per correre una forza politica deve essere sostenuta da almeno sei liste provinciali, il movimento non potrà essere presente con i suoi candidati in nessuna provincia. La lista Bonino-Pannella è stata esclusa a Pistoia, circoscrizione decisiva, dopo che il tribunale aveva cancellato alcune firme. Partito Democraticoe Riformisti, Verdi e Federazione della Sinistra (ovvero Rifondazione e Comunisti Italiani), Sinistra Ecologia Libertà e Italia dei valori sostengono la candidatura di Enrico Rossi. Francesco Bosi è il candidato alla presidenza dell’Unione di Centro. Il Popolo della libertà e la Lega Nord candidano Monica Faenzi. Il voto ad una lista automaticamente si trasferisce anche al candidato presidente. Se invece un elettore indica solo il candidato presidente, il voto non andrà a nessuno dei partiti o dei movimenti che lo sostengono. E’ possibile anche votare il candidato presidente di uno schieramento e un partito di una diversa coalizione (il cosiddetto voto disgiunto). La legge elettorale toscana non prevede preferenze per i candidati consiglieri. Ogni partito presenta un listino regionale, composto da uno fino ad un massimo di cinque candidati, e dieci diverse liste provinciali. I consiglieri saranno eletti nell’ordine con cui compaiono sulle liste. (cs)