Lettere in redazione
Regionali, disagio o indignazione?
A proposito della legge regionale, il Direttore, rispondendo ad una lettera (n. 8 del 27 febbraio) parla di «disagio dell’elettore», ma, se si analizza attentamente quello che sta succedendo, credo che sia più appropriato parlare di vera e propria indignazione. Sì, perché, di una legge tanto discussa, che ha spaccato entrambi i poli, quasi tutti, mettendosi disinvoltamente sotto i piedi l’ultima briciola di coerenza, pur di imporre i propri candidati, scelti, checchè se ne dica, fra le solite quattro mura, non hanno esitato un solo istante ad impiegare criteri e metodi, esattamente opposti a quelli sbandierati nel corso del dibattito e della votazione.
Così, senza che ciò li abbia turbati più di tanto, i ds, che avevano giustificato la soppressione delle preferenze con l’introduzione delle primarie, impongono, qua e là, candidati bocciati dagli elettori, mentre nella Margherita, i cui vertici, a tutti i livelli, fingevano di strapparsi fior di vestiti, per la scomparsa delle preferenze, in alcune realtà, (Lucca è una di queste), lungi dal fare le primarie, o le assemblee degli iscritti, o, almeno, del «parlamentino» allargato agli eletti, è stata categoricamente bandita la preferenza anche per la semplice scelta, già fatta altrove, dei propri candidati al Consiglio Regionale. Per cui, non fidandosi neppure di loro stessi, hanno messo in fila, in un elenco blindato, i candidati già prescelti fra quelle note quattro mura, ed hanno obbligato i «parlamentarini» a mangiare quella minestra (senza neppure poterci soffiare sopra), o a saltare la finestra.
Com’è pensabile, quindi, che da gente di questo stampo, che, per non correre rischi personali, com’è successo a Lucca, non solo ripudia la preferenza (smentendosi clamorosamente!) anche per la scelta dei candidati interni, ma si rifiuta, addirittura, di mettere in votazione un normalissimo ordine del giorno, sulla materia, qualcuno si aspettasse, un aiuto, anche minimo, nella raccolta delle firme per l’abrogazione della legge regionale?