Italia

REFERENDUM; «SCIENZA E VITA»: LA SCELTA DEL 12 GIUGNO CONSENTE DI SPIEGARE AGLI ELETTORI LA POSTA IN GIOCO

“La decisione del Governo di fissare per il 12 giugno l’appuntamento referendario è una scelta corretta e responsabile”. Questo il giudizio espresso dal Comitato “Scienza e vita” per la legge 40, dopo la deliberazione di oggi del Consiglio dei ministri. “Consente, infatti, a tutte le parti in campo – si legge in una nota diffusa dal Comitato – di spiegare l’effettiva posta in gioco”. In particolare, “dà modo al Comitato di disporre del tempo minimo necessario per poter esporre le ragioni che hanno spinto quest’organismo composto da personalità del mondo scientifico, culturale, professionale politico e associativo, credenti e non credenti, ad optare per il ‘doppio no’: al contenuto dei quesiti referendari e all’uso distorto del referendum in materia di fecondazione”. Il Comitato proporrà agli elettori di “non andare a votare per evitare il peggioramento della legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita”.

Infine il Comitato sottolinea come, “coerentemente con lo stile adottato sin dall’inizio di questa difficile campagna referendaria, abbia evitato accuratamente di partecipare alla bagarre che si è scatenata sulla data della consultazione. Ora bisogna mettere a frutto il maggior tempo che è stato concesso, rispetto alle altre date ipotizzate, al fine di garantire la più ampia informazione possibile. Anche e soprattutto al fine di recuperare i danni informativi fatti dai referendari durante il periodo della raccolta delle firme in vista del referendum”. Il Comitato infatti vuole spiegare perché la legge 40, approvata da una larga maggioranza parlamentare meriti di essere difesa: “Essa tutela tutti i soggetti interessati (la donna come l’embrione, il padre come la madre) e vuole nei fatti esaltare il ruolo responsabile della scienza a servizio dell’uomo”. (Sir)

I quattro referendum