Vita Chiesa
Referendum, qual è la posta in gioco?
Pensandoci bene, ho la sensazione che questo referendum sia un magnifico «segno dei tempi»: sono chiamato infatti a verificare il mio essere cattolico, sono stimolato a chiedermi, anche se apparentemente per altri, da dove vengo, che valore do alla vita, come considero gli altri, chi è l’uomo…
Solo pensando a me stesso, è senza dubbio vero che se mia madre o chi per lei non avesse permesso a quell’ovulo fecondato di andare avanti, io, oggi non ci sarei, non esisterei. Quindi c’ero già, esistevo già. Ed ero io, come lo sono adesso. Non capivo, non avevo coscienza, non avevo responsabilità ma esistevo. Potrei affermare che quelli che non capiscono, non hanno coscienza, non hanno responsabilità, non esistono?
Ed è proprio la Parola di Dio, di cui la chiesa è discepola, che incredibilmente salva la scienza e l’uomo. Rivelandomi che l’esistenza, la vita, è un dono di Dio, mi toglie qualsiasi pretesto per negarla. Vita sana e vita malata, vita intelligente e vita deficiente, vita eroica e vita sprecata, vita cosciente e vita incosciente : la sfida che gli uomini di scienza devono affrontare è in quegli aggettivi non nel sostantivo. È come se per evitare a mio figlio le difficoltà della vita gliela togliessi. Sarebbe il segno più evidente della mia sfiducia in lui, nella sua capacità di essere più forte delle difficoltà e nella sua libertà di affrontarle.