Toscana

REFERENDUM: LE RAGIONI DEL SI’ IN UNA MANIFESTAZIONE REGIONALE A FIRENZE

“Un ‘Si’ per modernizzare il Paese”, “perché non prevalga lo spirito di conservazione che contraddistingue una parte della sinistra”; “per aprire una stagione riformatrice”: con queste convinzioni il costituito Comitato regionale “Sì per la Libertà” mette in campo alcune iniziative. Lo scopo è duplice: spiegare le ragioni del ‘Sì’ e rendere i cittadini consapevoli dell’importanza del referendum del prossimo 25 e 26 giugno il cui risultato, per la prima voltà, non sarà legato al quorum.

Il Comitato ha tenuto stamani una conferenza stampa a Firenze alla quale hanno partecipato i responsabili regionali ed i capigruppo in Regione dei partiti che sostengono il ‘sì’. Erano presenti i senatori Paolo Amato (FI), Achille Totaro (An), Nedo Poli (Udc), il deputato di An e segretario regionale Riccardo Migliori, Marco Cordone della Lega Nord, i capigruppo Maurizio Dinelli (FI) e Maurizio Bianconi (An), la consigliera di FI, Anna Maria Celesti.

Il Comitato “Sì per la Libertà”, che ha anche una sede operativa a Firenze, in Piazza Pier Vettori che resterà aperta tutto il giorno dalle 10 del mattino in poi, ha organizzato per sabato prossimo 17 giugno una manifestazione a Firenze, che si terrà nella Sala Verde del Palazzo dei Congressi alle 18. Interverranno Amato, Migliori, Poli ed il segretario regionale della Lega, Vincenzo Soldati. “Ci battiamo perché crediamo in questa riforma costituzionale”, ha detto Amato che ha sottolineato come a capo del comitato per il ‘no’ ci sia “un campione del conservatorismo come Scalfaro, un reazionario – ha detto – la cui ‘correttezza’ istituzionale si è già vista ed è stata confermata quando presiedeva il Senato per l’ elezione del nuovo presidenté”.

Poli, che ha sottolineato la tradizionale difficoltà di portare al voto l’elettorato del centro destra, si è augurato che “i cittadini, che sono in genere molto più attenti di quanto appaia, valutino bene che la posta in gioco è una scelta tra conservazione e modernizzazione”. Migliori ha messo in rilievo la divisione che, anche in materia costituzionale, regna all’interno dello schieramento di centro sinistra “la cui parte migliore – ha detto -, quella capace di intendere e di volere, è schierata per il Sì, come dimostra l’adesione del costituzionalista Carlo Fusaro”.

“I cittadini consapevoli – ha osservato Migliori – votano a prescindere dalla casacca politica che indossano”. “Non bisogna confondere i due piani, cosa che invece la sinistra tende a fare”, ha messo in guardia Migliori che ha criticato Prodi “per aver schierato sul referendum addirittura i ministri, mentre il governo dovrebbe rimettersi alla volontà popolare, essere terzo nei confronti della libera espressione dei cittadini”. Schierati per il «Sì» anche i giovani di FI che vedono in questo referendum “l’occasione storica di tagliare in un solo colpo i grandi nodi della politica”. (ANSA).

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