Opinioni & Commenti
Referendum fecondazione, astenersi per difendere la democrazia
Restano però altri 4 referendum, che, se approvati, ci riporterebbero alla situazione di Far west che esisteva prima della legge. Perciò, il loro eventuale risultato positivo avrebbe lo stesso effetto del referendum radicale bocciato dalla Corte. Infatti essi vogliono permettere senza limiti: a) la selezione degli embrioni (cioè la uccisione di alcuni di essi); b) il loro congelamento (che conduce direttamente alla morte in una percentuale altissima); c) la produzione soprannumeraria (cioè lo stoccaggio di embrioni, molti dei quali destinati alla morte); d) la sperimentazione embrionale (inevitabilmente distruttiva); e) la riduzione fetale (cioè l’aborto parziale a 8 settimane degli embrioni sviluppatisi in numero superiore a quello voluto); f) la fecondazione eterologa.
L’eventuale astensione dovrebbe esprimere un doppio no all’abrogazione della legge e all’uso distorto del referendum e un grande sì proprio alla democrazia. Essa, infatti, non consiste soltanto nella conta delle maggioranze e delle minoranze, perché ha il suo fondamento sostanziale nel principio di uguale dignità di tutti gli esseri umani che verrebbe gravemente offeso nel caso di una discriminazione nei confronti dei più giovani tra i viventi, come avverrebbe nel caso che le richieste referendarie venissero accolte.
La legge 40, per quanto imperfetta, è un importante passo nella direzione di una più completa democrazia sostanziale e potrebbe apparire opportuno usare uno strumento della democrazia formale (l’astensione) per difendere la democrazia sostanziale.