Italia
REFERENDUM, DENUNCIATO PER PROPAGANDA ASTENSIONE: SOLIDARIETA’ DELLA FISC A BRUNO FASANI (VERONA FEDELE)
Editori e direttori dei settimanali diocesani italiani, riuniti nella FISC (FEDERAZIONE ITALIANA SETTIMANALI CATTOLICI), hanno fatto quadrato attorno a don Bruno Fasani, direttore del settimanale cattolico “Verona Fedele”, a seguito di un esposto per la sua presa di posizione a mezzo stampa prima del referendum sulla legge 40.
Di seguito ampi stralci della nota del Consiglio nazionale della Fisc: “Il Consiglio appresa la notizia dell’esposto emesso, il 9 giugno 2005, nei confronti del collega don Bruno Fasani, direttore della testata Verona Fedele di Verona, in merito alla sua presa di posizione a favore dell’astensione nel referendum esprime sorpresa per una denuncia incomprensibile e solidarietà all’amico don Bruno, ribadendo con forza che il diritto alla libertà di opinione e di stampa non può essere vincolato da chiunque e con qualsivoglia mezzo. L’articolo art. 98 del DPR 30/3/ 57 n. 361, che Fasani avrebbe violato invitando i suoi lettori ad astenersi, come risulta dalla lettera e dalla costante interpretazione della Cassazione, punisce chi “vincola” i suffragi degli elettori, non chi fa propaganda. Tanto meno chi meritoriamente li illumina. “Vincolare” significa infatti privare della libertà. Illuminare significa invece aiutare e rafforzare la libertà”.