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REFERENDUM: DALLAPICCOLA A VERONESI, «DALLE STAMINALI EMBRIONALI FINORA NESSUNA TERAPIA»

“La legge 40/2004 di fatto non permette la fecondazione in vitro”: l’affermazione dell’oncologo Umberto Veronesi diffusa da una televisione privata italiana trova la replica del genetista Bruno Dallapiccola, presidente del Comitato “Scienza & vita”. Sulla questione del congelamento Dallapiccola ricorda che esiste un’alternativa, cioè “una tecnica – il congelamento degli ovociti – sviluppata in Italia dal gruppo della dottoressa Porcu e che promette risultati importanti. Attraverso di essa, infatti, sono nati bambini da ovociti che erano congelati da anni. Una concreta potenzialità che non priva le donne dell’opportunità di avere figli”.

Riguardo ai 31mila embrioni congelati che sarebbero da mettere a disposizione della scienza, il presidente del Comitato ha ricordato a Veronesi che “dei 31mila embrioni crioconservati, di cui parla una recente statistica, solo 2-300 sono disponili per la ricerca. Tenute presenti le difficoltà di ottenere da essi cellule staminali dopo lo scongelamento, quello della ricerca su questo piccolo numero di embrioni è un falso problema”.

Infine Dallapiccola ha sottolineato come “chi da anni è impegnato nella ricerca sulle malattie croniche incurabili sa che la rinuncia alle staminali embrionali, che in anni di sperimentazione non hanno prodotto nessuna terapia, non significa tradire le aspettative dei malati”. “Non sono gli slogan di chi ne propaganda gli effetti che cureranno questi malati – ha concluso il presidente del Comitato che si batte per l’astensione -. Invece, i risultati terapeutici sperimentati con le staminali adulte e del cordone ombelicale da decine di migliaia di pazienti per la cura di varie malattie – e nelle ultime settimane anche nella guarigione del cervello ammalato di bambini con il morbo di Krabbe – sono, una garanzia destinata in tempi molto brevi a cambiare al vita anche dei malati affetti da malattie oggi non curabili”.Sir

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