Opinioni & Commenti
Referendum, chiusa una stagione se ne apre un’altra: quella della verità
Per la verità prima del Referendum voci autorevoli a cominciare dal Presidente della Repubblica hanno dichiarato che, indipendentemente dall’esito, il processo di revisione non sarà archiviato, ma certo questo risultato, inequivocabile anche perché avvalorato da un’alta e insperata partecipazione, sarà in larga misura vincolante, come sia detto con tanta chiarezza ogni altro risultato referendario.
Ma, al di là delle dichiarazioni e delle stesse intenzioni, il problema è un altro e molto serio: cioè se ci siano nell’attuale situazione le condizioni per un dialogo costruttivo che porti a scelte meditate e condivise. E, almeno per l’immediato, è lecito dubitarne.
Questo Referendum chiude una lunga stagione elettorale e apre, per così dire, il tempo ordinario che sarà per i due schieramenti tempo di verità: per l’Unione che nell’azione di governo dovrà fare scelte chiare ed anche difficili per affrontare i gravi problemi del Paese e per la Casa delle Libertà che dovrà ripensare se stessa e non solo in ordine alla posizione che assumerà la Lega. E in entrambe non potranno non emergere lo abbiamo scritto più volte le anomalie che nascono da coalizioni che aggregano forze che si rifanno a visioni politico-ideali diverse e spesso contrapposte. Sono contraddizioni che prima o poi esploderanno e potrebbero determinare mutamenti anche significativi.