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REFERENDUM: ASSOCIAZIONI CATTOLICHE, «NON È LA VITTORIA DEI CATTOLICI»

Grande soddisfazione è stata espressa oggi praticamente da tutte le associazioni e i movimenti ecclesiali cattolici alla notizia del quorum non raggiunto per il Referendum sulla legge 40 del 2004. Per la Comunità di Sant’Egidio “non è la vittoria dei cattolici, ma è la vittoria del buon senso. E’ un segnale di allarme per chi ha sposato le analisi affrettate dei promotori del referendum su verità scientifiche tutte da dimostrare”.

Salvatore Martinez, coordinatore nazionale del Rinnovamento dello Spirito respinge l’idea secondo la quale l’astensionismo è frutto di disinteresse da parte dei cittadini e ritiene piuttosto che il risultato del referendum è stato “prefigurato nei giorni di grande impegno e sensibilizzazione” che ha coinvolto “decine di migliaia di persone”. Per il Movimento cristiano lavoratori (Mcl) “escono perdenti quanti hanno voluto politicizzare il dibattito e ne hanno fatto una questione di partito” mentre Luigi Bobba delle Acli chiede “ora che la legge sia sperimentata per un congruo periodo di tempo sicché si possa valutarne con onestà e scrupolosità l’efficacia e si possano eventualmente correggere i limiti”. Sulla stessa linea Luigi Morgano, segretario generale della Federazione italiana scuole materne (Fism) secondo il quale “ora la legge sulla fecondazione assistita potrà anche essere ulteriormente migliorata in sede parlamentare se tutte le forze politiche si impegneranno con spirito di collaborazione, superando gli steccati di antica memoria”. Concorda Anna Maria Mauro Pastorino, presidente del Cif (Centro femminile italiano): “si è scelto di non votare – dichiara in un comunicato – perché di tali complesse questioni si deve discutere in Parlamento” mentre il presidente dell’associazione “Amici dei bambini”, Marco Griffini, tiene oggi a ricordare i “milioni di bambini abbandonati nel mondo che non desiderano altro se non di essere figli”. Infine il Forum delle Associazioni familiari che in un comunicato assicura il suo impegno a continuare a “dare voce alla vita più debole ed indifesa. Con chiarezza, con serenità, con la stessa intensità che ci ha visti compartecipi di un grande sforzo perché la vita umana sia sempre considerata degna di essere vissuta in ogni momento”. Ieri, tra gli altri, si erano espresse sulla stessa linea anche l’azione cattolica e il Copercom (Associazioni per la comunicazione).Sir

Referendum, quorum lontano