«Ancora un record per il Maec e per la mostra «Le Collezioni del Louvre a Cortona: gli Etruschi dall’Arno al Tevere»: nel weekend pasquale 1800 i visitatori e record giornaliero toccato nel giorno di pasquetta con circa 700 ingressi. Già nella giornata del 1 Maggio è stata superata la quota di quindicimila visitatori. Si tratta di un risultato assolutamente eccezionale anche per una città turistica come Cortona. In un periodo di grande affanno per il turismo e per il mercato culturale un esito di questa portata rappresenta senza dubbio un successo ed una base importante su cui lavorare. In questa direzione l’organizzazione del Maec ha predisposto un intenso programma di attività promozionale per tutto il mese di maggio.In primo luogo, grazie ad uno speciale accordo con la casa editrice Feltrinelli è stato predisposto un programma di conferenze presso alcune delle più prestigiose Librerie d’Italia. In quelle sedi i conservatori del Maec e curatori della mostra Paolo Giulierini e Paolo Bruschetti, coadiuvati nei vari appuntamenti da ospiti speciali, presenteranno la mostra, la città di Cortona ed in generale la storia dell’archeologia etrusca in Toscana.Parallelamente si intensificherà anche la promozione territoriale con il potenziamento della presenza di Cortona e della Mostra grazie al progetto «Banca Popolare per la Cultura». La banca cortonese, infatti, sarà presente con uno speciale stand promozionale in varie location del territorio, in giorni speciali, per fornire informazioni sul Maec e sulla mostra, materiale promozionale e molto altro ai visitatori. Il programma prevede presenze anche ad Arezzo, Perugia e Valdichiana Outlet Village di Foiano della Chiana. Ottima anche la performance del parco archeologico con alcune centinaia di turisti che hanno visitato nel ponte pasquale la necropoli etrusca del Sodo. Nell’ambito dello stesso progetto, sabato 14 maggio, alle 21, nel salone mediceo di Palazzo Casali, l’associazione Aboca presenta il libro «Etruschi, il privilegio della bellezza», un vero e proprio viaggio dei sensi, uno sguardo lanciato attraverso i modi di vivere l’ideale della bellezza da parte di un popolo che ha saputo elevare la cura del corpo a simbolo eterno del proprio indiscutibile e aristocratico fascino.