Il Rapporto Istat, presentato oggi, si sofferma anche sulle trasformazioni familiari prendendo in esame, tra l’altro, l’aumento delle famiglie straniere, dovuto sia all’intensificarsi dei flussi migratori che alla stabilizzazione della popolazione immigrata; si sono infatti triplicate le famiglie con almeno un componente straniero nel periodo 1991-2001 (da 235.000 a 672.000. A detta dell’Istat, mutamenti sociali e demografici e allungamento del ciclo di vita sono alla base delle trasformazioni familiari negli ultimi 20 anni; la maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro porta modelli nuovi di relazioni familiari e rapporti meno gerarchici rispetto al passato, insieme a un generale processo di semplificazione delle strutture familiari per cui diminuiscono le famiglie con più di una generazione all’interno, che fa registrare, tra il 1993 e il 2003 una diminuzione delle coppie con figli (dal 48 al 42%) e un aumento delle persone sole (dal 21 al 26%). Diminuiscono le coppie coniugate con figli, aumentano i single, i genitori soli, le coppie di fatto (di celibi e nubili e con uno dei partner proveniente da una precedente esperienza coniugale). Sono, nel 2003, oltre 5.000.000 di famiglie (circa il 23% del totale), un aumento di ben 5 punti percentuali rispetto a 10 anni prima. Aumentano i genitori soli (circa 930.000 contro i 623.000 del 1993) e, in nove casi su dieci si tratta di madri sole. Aumentano anche le unioni di fatto (che passano da 227.000 del 1993 a 555.000 nel 2003) e si caratterizzano come la scelta di coppie giovani che vi vedono un’alternativa al matrimonio, diversamente che in passato, quando questa scelta appariva come una fase preparatoria. Aumentano infine anche le famiglie ricostituite (dove almeno un partner proviene da un precedente matrimonio), nel 2003 si attestano a 724.000: il 44% di loro è senza figli, il 35% ha figli in comune.Sir