I dati del rapporto Censis relativi al consenso su aborto e pillola Ru486 o sull’eutanasia (a cui sarebbe favorevole il 57% della popolazione) testimoniano il caos informativo che sulle tematiche della bioetica si porta sistematicamente avanti sui mass media. E’ quanto denuncia Scienza e Vita, in un nota in sui si sottolinea che dallo stesso rapporto risulta anche che il 46,6% dei nostri concittadini, in gran parte i meno istruiti, sottolineano i rischi della confusione che può essere indotta dall’eccesso di informazioni, fatto di una massa continua ma indistinta di informazioni e nozioni. Tra gli esempi del caos informativo, Scienza e Vita cita le donne e la pillola Ru486: “Da chi erano informate dei rischi le donne che hanno risposto al Censis?, si chiede, dal settimanale femminile di turno, schierato acriticamente al favore?. A proposito del cosiddetto turismo procreativo, nel comunicato si obietta: Si parla forse del vero motivo per cui le coppie vanno in Spagna, cioè l’eterologa, che da noi è vietata?, Per l’eutanasia, infine, Scienza e Vita si chiede perché non si riesce a uscire dall’enfasi emotiva creata su un singolo caso e non si ragiona pacatamente. Di qui la necessità di svolgere un ruolo di controinformazione e di capillare difesa delle ragioni della vita dal concepimento al termine naturale. Sir