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Rapolano, un paese nel presepe Capolavori da tutta la Toscana.

Maestri presepisti toscani tutti insieme, in mostra, a Rapolano Terme. È la novità voluta quest’anno dal gruppo presepiale del centro culturale «La Piana – Giancarlo Battagli» che in questi giorni, con presepi messi a disposizione dai principali esponenti dell’«arte povera» della regione, sta alacremente lavorando per dare una nuova veste al Museo del presepio ricavato nelle grotte adiacenti alla sede del centro culturale nei locali della parrocchia di Santa Maria Assunta e per allestire la grande mostra nella chiesa di San Bartolomeo al Castellare, in vista dell’apertura ufficiale, sabato 20 dicembre, nel corso della ormai tradizionale giornata del «Paese in festa» dedicata a tutti i bambini.Quest’anno «Paese in festa» si articolerà in vari momenti di aggregazione e di svago con la collaborazione di alcune tra le principali associazioni paesane. Nella mattinata le scolaresche di tutto il comprensorio si alterneranno in canti e scenette sul palcoscenico del teatro della Società filarmonica e nel pomeriggio, dopo la maratona del presepio (gara podistica non competitiva), nelle piazze e per le strade di Rapolano giochi e divertimento per tutti, grandi e piccoli.L’attesa, poi, si trasferirà alla notte tra il 24 e il 25 dicembre quando, dopo la Messa della Natività, verrà aperto, nella centrale chiesa del Corpus Domini, il presepe monumentale in allestimento, ormai, da diverse settimane. Fedeli al loro slogan, «Il presepe di un paese, un paese nel presepio», i presepisti rapolanesi, anche quest’anno, hanno cercato di accostare la Natività alla vita vissuta della loro cittadina, incastonata tra le asprezze delle crete senesi e le dolci colline del Chianti. E lo hanno fatto con un singolare viaggio alle radici stesse del cristianesimo, prendendo spunto dal pellegrinaggio diocesano dello scorso agosto in Terra Santa cui ha partecipato un nutrito gruppo della comunità parrocchiale rapolanese.I pellegrini sono tornati entusiasti da quel viaggio trasmettendo a tutta la comunità sensazioni ed emozioni che hanno suggerito di far effettuare a tutti i rapolanesi, e non solo a loro, ma anche a tutti coloro che visiteranno Rapolano nei giorni natalizi, un secondo pellegrinaggio nella terra di Gesù, sia pure solo a livello simbolico. E l’occasione sarà proprio la visita al presepe monumentale dove, quest’anno, Gesù nascerà proprio a Betlemme, raffigurata com’era duemila anni fa insieme ad altri luoghi di quella terra che vide farsi carne la Promessa che Dio aveva fatto al suo popolo attraverso i profeti. Per Rapolano sarà come se tutto il paese si trasferisse, questa volta sì, nel vero presepe, all’interno di quella grotta dove oggi una stella d’argento indica che «Proprio qui Gesù Cristo è nato dalla Vergine Maria».