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Rapolano: per i 20 anni di «Goccia d’oro» il tributo a chi aiuta i bambini.

Dopo vent’anni di «Gocce d’oro», il prestigioso premio che i volontari di Rapolano Terme assegnano ogni anno al merito della solidarietà, guarda al «Futuro» in questo 2010. La cittadina in provincia di Siena, con i suoi 5mila abitanti, può essere infatti definita come la «capitale» morale del volontariato in Italia, dato che il 70% della popolazione è composto da volontari (uno o due in ogni famiglia) che operano in due distinte istituzioni: la Confraternita di Misericordia, che effettua servizi di pronto intervento e protezione civile con ambulanze ed altri automezzi, e il gruppo donatori di sangue «Fratres» con i suoi mille iscritti.Da venti anni, appunto, di concerto con l’amministrazione comunale e la parrocchia di Santa Maria Assunta, i volontari rapolanesi organizzano un premio a carattere internazionale e nazionale, la «Goccia d’oro al merito della solidarietà» che si ispira al concetto secondo il quale c’è bisogno dell’apporto di tutti (di ogni goccia) per costruire una società più fraterna e solidale.Il premio viene assegnato ogni anno (quest’anno la cerimonia è in calendario per sabato 19 giugno). Oltre che a due volontari locali, ai quali viene assegnata una sola volta nella vita, la Goccia d’oro (un’artistica goccia in oro zecchino dall’alto valore simbolico) viene consegnata anche a personalità, istituzioni pubbliche e private, associazioni e testate giornalistiche che si siano distinti in particolari operazioni di solidarietà o abbiano collaborato con i servizi di volontariato.Da qualche anno il premio ha assunto un’impostazione tematica, così che le «Gocce» vengono assegnate nell’ambito di un particolare «spaccato» della solidarietà. Quest’anno, il comitato ha deciso di circoscrivere il Premio al territorio senese e di dedicare la Goccia d’oro del ventennale alla «solidarietà con il futuro», indicando per «futuro» dell’umanità i bambini che devono ancora nascere e quelli appena nati. In questo contesto hanno assegnato la «Goccia d’oro 2010» alla Fondazione «Danilo Nannini», «per aver creato un legame forte tra i reparti materno infantile dell’ospedale delle Scotte e la società civile sotto un nome veramente senese» (questa la motivazione), alla stessa famiglia Nannini «per aver reso possibile la nascita della Fondazione che porta il nome del fondatore dello storico marchio senese», alla Fondazione «Euraibi» nata anch’essa all’interno del mondo scientifico e universitario senese, «per l’impegno e i risultati scientifici a livello internazionale nella ricerca del danno cerebrale di origine prenatale, perinatale e neonatale» e all’emittente televisiva Canale 3 Toscana «per aver sempre dato spazio nel suo palinsesto a iniziative di solidarietà facendo conoscere l’impegno e gli ideali del volontariato che da secoli caratterizzano l’identità di Siena e del suo territorio».Per «Euraibi» ritireranno la Goccia il presidente Giuseppe Buonocore, direttore della cattedra di neonatologia dell’Università di Siena, e il vicepresidente Ola Didrik Saugstad (nella foto in basso), dell’Università di Oslo, che giungerà dalla Norvegia. Saugstad è un grande scienziato che si è sempre dedicato al neonato. È lui che ha scoperto che molte malattie dei neonati sono legate alla produzione dei radicali liberi dell’ossigeno e ha dato il nome alla «malattia da radicali liberi dell’ossigeno nel neonato». Attualmente si dedica a dimostrare che troppo ossigeno alla nascita è tossico per il bambino e che è molto meglio rianimare in sala parto con aria ambiente anziché con ossigeno puro.I premi saranno consegnati sabato 19 giugno. Nel pomeriggio, alle 17, nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, sarà celebrata la Messa solenne durante la quale saranno ricordati i volontari deceduti. Subito dopo, in piazza Matteotti, la cerimonia delle «Gocce d’oro» animata dal laboratorio giovanile «Peter Pan orchestra». La manifestazione sarà presentata da Ilaria Capitani, conduttrice dei servizi parlamentari della Rai, da Roberto Amen, vicedirettore dei servizi parlamentari Rai, e da Giuseppe Carrisi di Rai International. Al termine per le vie del paese la tradizionale cena. In caso di maltempo la cerimonia si terrà nel teatro della Società Filarmonico Drammatica e la cena nei locali della Misericordia.