Toscana

RAFFORZATO RUOLO SANTA SEDE IN ASSEMBLEA GENERALE ONU

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite, riunita a New York, ha deciso all’unanimità di garantire maggiore presenza e visibilità alla Santa Sede, osservatore permanente presso il Palazzo di Vetro da 40 anni. I 191 Paesi dell’Onu hanno riconosciuto ieri alla rappresentanza del Vaticano il diritto di parola ai lavori dell’Assemblea generale annuale, che normalmente iniziano a settembre e che vedono riuniti delegati e diplomatici di tutto il mondo. La Santa Sede avrà così la possibilità di intervenire nei dibattiti e replicare agli interventi; potrà anche co-presentare risoluzioni. Per ora il Vaticano non ha chiesto all’Onu di modificare lo statuto di ‘osservatore permanente’, ma la decisione adottata all’unanimità di fatto riconosce alla Santa Sede tutti i diritti che spettano agli Stati membri.

“Un passo importante”: con queste parole monsignor Celestino Migliore, Osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, ha definito la risoluzione adottata ieri dall’Assemblea generale dell’Onu. Questo storico passo, ha continuato monsignor Migliore, “riflette i valori e gli interessi collettivi condivisi dalla Santa Sede e dalle Nazioni Unite”. Nel testo del suo discorso di ringraziamento letto davanti all’Assemblea dell’Onu, diffuso dalla Sala Stampa del Vaticano, l’Osservatore permanente presso l’Onu precisa che la risoluzione approvata ieri è la “formalizzazione di uno statuto di cui la missione permanente della Santa Sede godeva già in pratica da 40 anni”, precisando però che ora potranno cadere alcune modalità che in passato ostacolavano l’attività vaticana nel Palazzo di Vetro.

“La Santa Sede – ha continuato il presule – è interessata a seguire e partecipare ai lavori delle Nazioni Unite più nel suo aspetto di tribuna mondiale che non in quello di seggio” dell’amministrazione del pianeta. In ogni caso, ha precisato monsignor Migliore, Santa Sede e Onu si sono sempre segnalate per “la difesa dei diritti fondamentali, la preservazione della dignità umana e la promozione del valore della persona umana e del bene comune”. Dopo la risoluzione adottata dall’Onu, tuttavia, la Santa Sede potrà continuare “a offrire il suo contributo al dibattito internazionale con maggior snellezza di procedure e, certamente, anche con un esplicito sostegno dei Paesi membri che le viene dall’adozione di una precisa carta di procedure e diritti di partecipazione” ha concluso l’Osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite. Misna