Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Radio Incontri, una «voce» della Chiesa nell’etere.

Radio Incontri ha in questi giorni seguito con interesse la presentazione ufficiale della emittente Telesandomenico quale «tv del vescovo», come è stata definita da alcuni quotidiani. È un passo verso la realizzazione concreta di quel «Polo per le comunicazioni sociali della diocesi» che è stato sempre nel cuore del responsabile di Radio Incontri, don Ottorino Cosimi, che già dagli anni ’80 aveva pensato a una radio quale strumento per la comunicazione sociale a disposizione della Chiesa locale e anche a una rete di emittenti cattoliche della Toscana. A questo progetto si lavorò in quegli anni assieme a «Radio Antenna Toscana 1» di Prato e alle molte radio locali della Toscana di impronta cattolica, poi purtroppo scomparse negli anni.Un’idea già «benedetta» dai vescovi Giovanni D’Ascenzi e Flavio Roberto Carraro e presentata più volte anche al vescovo Gualtiero Bassetti: dare vita a un unico polo di comunicazione in cui confluissero i nostri media cattolici (il settimanale, la radio e la televisione e poi i siti Internet e altri strumenti ancora) che potesse usufruire per supporto di un unico ufficio stampa per tutte le nostre realtà ecclesiali, al fine di far pervenire alle zone del vasto territorio le realtà vitali della nostra Chiesa. Una vera palestra di pastorale che contribuisse alla crescita della nostra comunità cristiana: d’altra parte questa spinta verso la nuova evangelizzazione ci rende pronti a rispondere adeguatamente alle nuove sfide di oggi.I media dai quali siamo costantemente bombardati hanno da tempo capito l’efficacia di un certo tipo di comunicazione nella formazione della mentalità e nelle scelte. Siamo quindi contenti di questo traguardo raggiunto da Telesandomenico. E Radio Incontri si augura che, nel processo intrapreso dalla diocesi, coloro che hanno creduto negli anni iniziali al cammino e hanno fatto «volontariato della comunicazione e dell’informazione» siano valorizzati nel momento in cui la nostra Chiesa locale coglie la opportunità di dare alle proprie emittenti riconoscimento, spazio e sostegno (anche economico, che pure è necessario anche se non è l’elemento più importante: occorre credere, dare fiducia e forza agli strumenti per una Chiesa che vuole fare comunicazione e invitare parrocchie, associazioni e gruppi a utilizzare i mezzi esistenti, valorizzare le persone formate dal punto di vista pastorale per svolgere questo servizio). I nostri pastori più volte avevano avuto l’opportunità di considerare ricca da questo punto di vista la nostra realtà in quanto può contare su radio, televisione e giornale: una Chiesa che crede nella comunicazione.In attesa del traguardo, ancora da raggiungere, Radio Incontri continua a offrire il proprio servizio, collegata con le radio del circuito «In Blu», con uno studio ad Arezzo, testa di ponte per le informazioni dalla diocesi, con vari programmi ecclesiali e di giovani. Radio Incontri vanta, oltre a programmi di intrattenimento, anche spazi di attenzione alle questioni attuali (famiglia, stranieri, giovani, anziani), e approfondimenti come «Finestra aperta sul mondo», «Editoriale», «Cose importanti da sapere» per una lettura dei fatti e degli eventi. Il taglio di questi spazi è legato ai grandi temi quali la legalità, la coscienza civica, il commercio equo, la banca etica, l’ambiente, la missione. Radio Incontri presenta i «siti amici»: quello di Caritas Italiana, «Ristretti Orizzonti» per le problematiche del carcere, i siti del non-profit, «Fortress Europe» per la problematica degli stranieri che affrontano i rischi del «viaggio verso l’Europa». Non può mancare lo spazio dedicato alla preghiera, alla formazione biblica, al commento del Vangelo.Per dare ancora più forza alla sua vocazione di servizio, a Radio Incontri è collegato il Banco Alimentare per il sostegno alle famiglie e un’esperienza di scuola e socializzazione per ragazzi stranieri. Il tutto in rapporto vitale con il Santuario di Santa Maria delle Grazie al Calcinaio dove tra l’altro si sono svolti, in questi anni, incontri di formazione, momenti interreligiosi e campi estivi. di Carla Rossi