Toscana

R.D.CONGO: VIS, ACCOLTI 1000 SFOLLATI. APPELLO DEI BAMBINI DI GOMA AI GRANDI DELLA TERRA

Sono oltre mille gli sfollati in fila davanti al centro Don Bosco di Ngangi a Goma: la maggior parte sono donne insieme ai loro bambini, ma ci sono anche tanti bambini soli che hanno perduto i propri genitori nell’ultima fuga. Tutti sono in fila per il censimento degli sfollati ospitati al Centro. È gente proveniente dal nord della città congolese, molti da Rutshuru da dove è partito l’attacco di mercoledì scorso. Ne dà notizia oggi l’organizzazione non governativa dei salesiani Vis (Volontario internazionale per lo sviluppo), che da anni opera in zona. “A Rutshuru – informa il Vis – i campi degli sfollati sono stati tutti bruciati, provocando la scorsa settimana, la spinta repentina verso Goma di migliaia di disperati. Molti in queste ore stanno uscendo dalla città di nuovo con le masserizie sulle spalle cercando di tornare a casa oppure per trovare ricovero nel campo di Kibati. Qui si sono radunate 15.000 persone, tutte senza neanche un ricovero di fortuna, tutti all’addiaccio nelle fredde notti a 1600 metri”. I mille sfollati del Don Bosco, spiegano, “sono sistemati nel capannone normalmente utilizzato per la messa della domenica, hanno un tetto in lamiera e mura solide di mattoni. Hanno l’acqua e due pasti al giorno ed assistenza”. Inoltre, al centro sanitario del Don Bosco sono ricoverati una decina di bambini con gastroenterite grave e diarrea. “I 3800 bambini e ragazzi stanno tutti i giorni frequentando la scuola, che tranne per un giorno, è sempre stata aperta. Le lezioni si tengono regolarmente, tutti gli insegnanti sono in classe. – ha confermato da Goma Gavin Braschi, responsabile in loco dei progetti del Vis – Tutti a ora di pranzo mangiano, spesso l’unico pasto della giornata. A queste bocche si sono aggiunte quelle dei 1000 sfollati ospitati al Centro. Ma nessuno ha mai dovuto saltare un pasto. Tuttavia, stiamo terminando le scorte e abbiamo bisogno di essere sostenuti. Nonostante ciò seguitiamo a tenere aperte le nostre porte a chiunque vi bussi”. Intanto il Vis rilancia un appello dei bambini di Goma ai “grandi della terra”: “Chiediamo che gli eserciti non sparino più, che non si debba più fuggire da un campo all’altro impauriti, che non si sia più rapiti per diventare ragazzi–soldato, che nessuno venga di notte e abusi di noi, che non si debba essere bambini di strada perché non si ha una famiglia, che nessuno ci picchi o ci maltratti o che pensi che siamo degli stregoni. Vi regaliamo tutto l’oro, i diamanti, il rame e il coltan della nostra terra, in cambio vogliamo poter ridere felici, giocare con tanti giocattoli, andare a scuola tutti i giorni, ricevere le coccole e una carezza di una mamma. Se è vero che esiste la pace noi la vogliamo. E vogliamo un futuro di pace”.Sir