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R. D. CONGO, SI COMBATTE NEL NORD KIVU; MONUC CHIEDE FINE IMMEDIATA OSTILITÀ

La missione delle Nazioni Unite in Repubblica democratica del Congo (Monuc) ha chiesto “la fine immediata e senza condizioni delle ostilità” in corso da sabato nella provincia orientale del Nord Kivu tra i ribelli del generale disertore Laurent Nkunda e le truppe governative: lo si legge in una nota della Monuc, pervenuta alla MISNA, in cui le parti sono esortate a “regolare le loro divergenze” attraverso il dialogo. Una delegazione del ministero dell’Interno di Kinshasa, accompagnata dal vice-rappresentante speciale della Monuc è attesa oggi a Goma per ottenere un cessate-il-fuoco immediato. “La delegazione valuterà anche le necessità della popolazione sfollata e le azioni necessarie al suo rientro rapido, in tutta sicurezza, ai villaggi di origine” aggiunge la nota in cui la Monuc sollecita gli uomini di Nkunda a lasciare l’area attorno alla località di Sake, una ventina di chilometri a ovest di Goma, occupata dai ribelli.

“Una volta ristabilita la pace, tutte le parti dovranno esaminare, in un quadro politico, le ragioni che hanno causato le ostilità” afferma ancora la missione dei caschi blu annunciando che prenderà “tutte le misure necessarie per garantire la protezione delle popolazioni civili contro qualsiasi attacco”.

A questo scopo è stato rafforzato il dispositivo di sicurezza dell’Onu nel Nord Kivu “per impedire qualsiasi movimento verso Goma” anche da parte dei combattenti. “Tutte le forze presenti devono sapere che il Capitolo VII della Carta dell’Onu, oltre alle regole di ingaggio delle forze della Monuc, conferisce a quest’ultima il diritto di usare le armi in caso di legittima difesa e quando le popolazioni civili sono a rischio di violenza fisica, qualsiasi sia la causa” conclude la nota.Misna