Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Qui L’Aquila. Iniziata la ricostruzione restano ancora aperte le ferite.

Un appello a passare i tradizionali campeggi estivi a fianco delle popolazioni abruzzesi ancora ferite dal terribile sisma dell’aprile del 2009. A lanciarlo la Caritas di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, assieme alla Caritas toscana. L’invito è aperto a tutte le parrocchie e i gruppi giovanili della diocesi. «Molte delle comunità colpite dal sisma – spiega la Caritas – sono relativamente piccole. La maggior parte arriva a poco più di 2mila abitanti. Ciononostante, dopo il sisma si è acuito – per una serie di svariate ragioni psicologiche, sociologiche, economiche e politiche – un senso di “dis-appartenenza” e di “auto-isolamento”, che sta portando ad un lento ma costante processo di disgregazione comunitario». L’obiettivo della presenza dei gruppi giovanili in questa zona mira a cercare di invertire e rimediare a questo stato di cose. Ogni gruppo potrà restare in Abruzzo per una settimana nell’intervallo che va da domenica 12 giugno fino a domenica 4 settembre. I gruppi che arriveranno in Abruzzo saranno impegnati in diverse attività a contatto con le comunità locali. Per le parrocchie e i gruppi giovanili che fossero interessati a partecipare è possibile contattare la Caritas diocesana di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. L’alloggio sarà situato presso i locali della scuola «Don Pino Puglisi» di Fossa, il comune gemellato con le Caritas toscane dall’inizio dell’emergenza. L’istituto dedicato a don Puglisi, inaugurato da poche settimane è stato costruito proprio grazie al contributo della Caritas. La struttura, oltre a garantire la sicurezza e la serenità dei bambini accolti, costituirà un punto di riferimento per la ricostruzione del tessuto comunitario.Lorenzo Canali