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Qui Cernobyl. I bambini contaminati ospitati dalle famiglie aretine.

L’ emergenza nucleare scatenata dallo tsunami giapponese ha riportato all’attualità spettri e paure che sembravano ormai abbondantemente alle spalle. Un incubo come quello che sconvolse negli anni ’80 mezzo mondo dopo l’esplosione del reattore numero 4 di Cernobyl, in Ucraina. Una catastrofe che oltre alle migliaia di morti nell’immediato, sta lasciando ancora una lunga scia di dolore e malattie soprattutto fra i più piccoli. Da anni l’associazione «Aiutiamoli a vivere» di Capolona promuove l’accoglienza di bambini provenienti dalle zone del disastro. Tante le famiglie aretine che scelgono per un’estate di ospitare le vittime innocenti di Cernobyl. «Ogni giorno trascorso in Italia, lontano dall’area contaminata – spiega il responsabile dell’associazione Marcello Andreoni – rappresenta momenti di vita guadagnati». Per ulteriori informazioni è possibile inviare una e-mail a: pulsar1962@libero.it.