Prato

Quelli che l’Estate ragazzi…

di Emanuela PietraroiaE con la fine della scuola si aprono le porte degli oratori estivi. Un numero consistente di parrocchie si attrezza ogni anno – e così anche per l’estate 2005 – per ospitare i ragazzi che nel Grest trovano il modo di contrastare la noia delle vacanze estive. L’oratorio estivo non è solo intrattenimento o un utile parcheggio in sostituzione della scuola, ma occasione di incontro e di amicizia, di crescita e di esperienza di fede. Sono trenta, oltre all’Oratorio cittadino di S. Anna, le parrocchie che aderiscono all’iniziativa – e tra queste anche Cafaggio per la prima volta – mettendo in campo le loro migliori forze: un esercito di giovani animatori coordinati da più esperti educatori con l’intenzione di divertirsi e divertire. «L’Estate ragazzi è un impegno – commenta don Enrico Cassanelli, responsabile dell’Ufficio di Pastorale giovanile che coordina le attività estive – che mette alla prova la parrocchia. In quello che potremmo definire il “catechismo estivo” è valorizzato il cammino dell’intera comunità cristiana». E con una metafora tessile che a Prato dovrebbe essere chiara a tutti, don Enrico dice: «È un’esperienza che fa tessuto nella parrocchia». In essa si incontrano diverse componenti della comunità cristiana, dai più grandi ai più piccoli. Un mese insieme tutti i giorni per quattro, cinque ore, in alcuni casi anche di più: un tempo eccezionale che durante l’anno difficilmente è recuperabile. «È da segnalare inoltre – spiega ancora don Enrico – l’intenzione educativa della proposta che veicola, direttamente o indirettamente, i valori cristiani». Mentre si osserva la gratuita disponibilità di tanti giovani animatori, nasce spontanea una riflessione sull’organizzazione strutturale dell’Estate Ragazzi: «Se vogliamo guardare al futuro non proprio immediato dobbiamo entrare nell’ordine di idee di una necessaria professionalizzazione degli animatori». L’esempio viene ancora una volta dagli oratori del Nord, dove già sperimentano la messa in opera di educatori certificati. «Affiancare i più giovani animatori con educatori formati e professionali, pur conservando e riconoscendo l’alto valore dell’iniziativa volontaria, può diventare un’opportunità per animare i nostri oratori». Oltre ai corsi animatori, che anche quest’anno hanno trovato adesioni tra i più giovani, saranno da immaginare in prospettiva percorsi di formazione per i più adulti che hanno a cuore l’educazione cristiana dei ragazzi e amano l’impegno in oratorio. E mentre cresce l’attesa per le novità che riserva ogni anno l’appuntamento estivo, fervono i preparativi nelle parrocchie per l’iniziativa di pastorale giovanile che, per il numero di persone coinvolte e per la durata dell’evento, è la più impegnativa dell’anno. Niente è lasciato all’improvvisazione lì dove la prima intenzione è la formazione e la crescita dei ragazzi. Nei mesi che precedono la Giornata Mondiale della Gioventù a Colonia è il tema «Cammina cammina» ad avere la maggiore. Sulle orme dei Magi, dei quali la città tedesca conserva le reliquie secondo la tradizione, cammineranno anche i bambini e i ragazzi della nostra diocesi.