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“Quella volta che il Papa si fermò per strada alle 2 di notte”: la storia della Misericordia del Galluzzo
90 anni di storia per la Confraternita. Il governatore Nesi racconta: “L’arrivo del Pontefice fu per noi la rinascita dopo l’alluvione del ‘66. Le campane suonarono a festa. Durante la Resistenza siamo stati la sede del Comitato di Liberazione. Oggi cerchiamo volontari per il Servizio Civile”
“Era il dicembre del 1966, e quella sera tutto il Galluzzo era in strada ad aspettare Papa Paolo VI. Quando arrivò, alle 2 di notte, ci fu una grande gioia e le campane suonarono a festa. Dopo la tragedia dell’alluvione, eravamo finalmente rinati”.
A dirlo è Michele Nesi, governatore della Misericordia di Galluzzo, che fa parte del Coordinamento delle Misericordie Fiorentine e opera nei territori di Firenze, Scandicci, Tavarnuzze, Impruneta e San Casciano.
“La visita del Papa fu per noi il simbolo della rinascita – racconta Nesi – ce l’avevamo fatta, anche grazie all’intervento della Misericordia, che era stata la casa di tutti nel momento del bisogno. Infatti, l’alluvione del 1966 fu per noi un momento di difficoltà: anche il nostro quartiere finì sott’acqua, e Firenze non poteva aiutarci. Così, la Misericordia divenne il fulcro della solidarietà. All’interno della sede creammo un comitato di emergenza che riuniva tutti, dai socialisti ai democristiani, fino alle Case del Popolo: nessuno escluso”.
“La nostra Misericordia fu fondata il 7 agosto 1933 da Don Pietro Puliti, una figura straordinaria, un punto di riferimento per la comunità – continua Nesi –. Puliti era un personaggio scomodo per l’epoca, non era ben visto dai fascisti perché lavorava con i giovani e parlava di libertà. La sua casa fu la sede del Comitato di Liberazione Nazionale durante la Resistenza. Negli anni della fondazione, la Misericordia si occupava principalmente di cura dei defunti e servizi religiosi, fino a quando nel 1947 gli Alleati donarono la prima ambulanza”.
“Anche durante il Covid abbiamo risposto con forza – continua Nesi – tanti ragazzi si sono uniti a noi in quel periodo e siamo riusciti a garantire non solo i servizi di emergenza, ma anche la consegna di farmaci e spesa alle famiglie più fragili”.
“Oggi abbiamo due postazioni di emergenza attive 24 ore su 24 – conclude Nesi –: una con infermieri professionisti e una con volontari. Dagli anni ’90 abbiamo un servizio di emergenza con medico e bordo e negli ultimi anni la nostra area di intervento è cresciuta enormemente. Abbiamo un bel gruppo di volontari che proviene dalle due parrocchie del Galluzzo, ma in virtù di tutto quello che facciamo avremmo bisogno di ancora più aiuto. Noi crediamo che ognuno può dare un contributo, anche piccolo. Oggi stiamo facendo il reclutamento per il Servizio civile, cerchiamo 16 ragazzi: il bando scade il 18 febbraio ed è un’opportunità per chi vuole crescere come persone e imparare cosa vuol dire comunità”.
“La Misericordia del Galluzzo – dice il presidente del Coordinamento delle Misericordie Fiorentina Andrea Ceccherini – è un’istituzione del territorio, un patrimonio di tutti con una storia unica. Sempre guidata dai valori di carità e solidarietà, la Misericordia ha avuto un ruolo fondamentale ed è intervenuta più volte in aiuto di tutti nel momento del bisogno”.