Lettere in redazione
Quella statua del Papa è davvero brutta
Caro direttore, sono felice di apprendere che Roma ha pensato di erigere un monumento al Beato Giovanni Paolo II alla Stazione Termini. La statua presenta il Papa con ampio mantello aperto e in atto di accogliere i viaggiatori che entrano nella «città eterna». E se l’idea è encomiabile, la realtà è però un’altra.
L’opera in bronzo è dell’artista Oliviero Rainaldi che aveva proposto il bozzetto alla Pontificia commissione di archeologia sacra la quale, a quanto mi ha detto un incaricato della Sala stampa vaticana, avrebbe concesso il placet.
Purtroppo il bozzetto non sarebbe stato rispettato e il monumento, alto cinque metri, offre l’impressione di una enorme campana rottasi nel cadere come quella custodita nel Cremlino di Mosca. E poi è da precisare che il viso del Papa polacco nella statua è ben altra cosa, cioè è una falsa riproduzione di un volto molto conosciuto in tutto il mondo. E allora perché nella fusione non è stato rispettato il bozzetto? Perché si è dato al Beato Papa Giovanni Paolo II un volto che non è il suo?
Alla Sala stampa del Vaticano è una bufera di critiche mi si dice che piovono da vari settori sociali. A queste si aggiunge anche la mia che suggerisce la rimozione quam primum della goffa statua per sostituirla con una degna del Papa Beato. Con pace per l’artista Rainaldi e del sindaco Alemanno, con gioia per chi a Roma, lasciando il treno, riceverà il benvenuto e l’abbraccio di un Papa dal cuore grande che ha cambiato il mondo.
Carissimo padre Ugolino, tu, da giornalista di lungo corso, m’insegni che non si dovrebbe parlare di ciò che non si è visto con i propri occhi. Ed io, quella statua di Giovanni Paolo II, non l’ho ancora vista dal vivo (ma forse mi sembra di capire nemmeno tu). Ho visto, però, come te, immagini televisive e foto, sui giornali e in internet. Vedendo queste mi sembra di poter dire, pur sempre con benificio d’inventario, che quella statua è davvero brutta e che quel faccione ha veramente poco a che fare con Giovanni Paolo II. All’arte non si chiede certo la verosomiglianza, ma un po’ di gusto estetico e di riconoscibilità sì.
Lo stesso «Osservatore Romano» ha apprezzato l’idea di una scultura che ricordi Karol Wojtyla alle migliaia di viaggiatori che giungono a Roma, ma ne ha criticato la realizzazione, anche per quel volto, in cima alla struttura, «che ha solo una lontana somiglianza con quello del Papa. E complessivamente il risultato non sembra all’altezza dell’intento, tanto che in proposito già si sono levate voci critiche». L’impressione è quella di «un enorme monumento indistinto più che un immediato e inequivocabile omaggio a Giovanni Paolo II».
Tu, caro padre Ugolino, dici che assomiglia ad una campana, qualcuno ci ha visto una tenda aperta, altri qualcosa di squarciato dal vento. E c’è già che propone di utilizzarla come riparo nei giorni di pioggia. Per non pensare a cosa potrebbe succederci dentro soprattutto di notte. Insomma, pur non sapendo rispondere alle tue domande (perché non è stato rispettato il bozzetto? perché quel volto?), condivido la proposta di sostituire la scultura di Rainaldi (encomiabile per l’idea, come dici tu) con un’opera più appropriata per un Papa così amato e da poco beato.
Andrea Fagioli