Toscana
Quasi 40 milioni per garantire acque pulite in Versilia e sulla Riviera apuana
E’ quanto prevede l’Accordo di programma per la tutela delle foci fluviali e delle acque marino costiere della riviera apuo versiliese sottoscritto questa mattina presso la presidenza della Regione Toscana dal presidente Enrico Rossi e dagli amministratori delle province di Lucca e Massa Carrara e dei comuni di Viareggio, Stazzema, Seravezza, Pietrasanta, Forte dei Marmi, Camaiore, Carrara, Massa, Montignoso oltre che da Gaia spa, dall’Autorità idrica toscana e dal Consorzio comprensorio 1 della Toscana del nord.
E’ trascorso meno di un mese dal divieto di balneazione che ha colpito la Versilia e subito si è corsi ai ripari con un atto che reperisce i fondi e scandisce tempi e modi per realizzare le opere necessarie prima di tutto ad abbattere la carica batterica responsabile dell’inquinamento, poi ad eliminare eventuali commistioni tra fognature bianche (riservate alle acque meteoriche) e nere (cui sono destinati i liquami), e soprattutto a bandire gli scarichi abusivi nelle aree vicine ai tre corsi d’acqua posti sotto stretta sorveglianza. Si tratta del Fosso dell’Abate, che segna il confine tra Viareggio e Lido di Camaiore, e dei Fossi Fiumetto e Motrone che danno il nome alle rispettive frazioni costiere nel comune di Pietrasanta.
Grazie agli interventi previsti dall’Accordo di programma verranno estesa ed adeguata la rete fognaria, aumentata la capacità depurativa degli impianti, realizzate vasche di prima pioggia per depurare le acque meteoriche in eccesso, monitorata la qualità delle acque del reticolo idrografico che si riversa nelle foci fluviali, coordinata l’attività dei Comuni e del Consorzio Comprensorio 1 della Toscana del Nord nella gestione delle attività di drenaggio verso mare delle acque meteoriche.
Sarà il Collegio di vigilanza, espressamente previsto dall’Accordo, a tenere sotto controllo gli interventi e i relativi tempi di attuazione. In caso di mancato rispetto degli obblighi il presidente della Regione (che presiede il Collegio) potrà nominare un commissario ad acta per portare a termine i lavori in ritardo.
Verrà costituito anche un Coordinamento formato dai tecnici dei Comuni interessati e da un rappresentante dell’Autorità idrica toscana che monitorerà in continuo l’avanzamento dei lavori ed il rispetto dei tempi di realizzazione per evitare ritardi o problemi. Il Coordinamento riferirà al Collegio di vigilanza.
L’Accordo prevede infatti che sia quest’ultimo a monitorarne semestralmente l’attuazione e ad essere soggetto ad una verifica in termini di tutela ambientale entro la fine del 2016. Ad essere sottoposti a monitoraggio ambientale da parte dell’Arpat (l’Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana) saranno le acque marino costiere destinate alla balneazione e i corpi idrici superficiali interni. Ai Comuni di Forte dei Marmi e di Pietrasanta spetterà invece il monitoraggio del reticolo minore delle acque interne, mentre a quello di Camaiore è affidato il monitoraggio della qualità delle acque dei tre fossi, dell’Abate, Fiumetto e Motrone.