Vita Chiesa

QUARESIMA, MONS. BETORI: NON È IL TEMPO DEI NO

Quaresima come tempo “privilegiato” per riscoprire “nella preghiera la condivisione dei beni con i bisognosi e la forza del silenzio”, per “contrastare il culto del corpo che caratterizza la nostra società” e per superare “la non distinzione tra tempo feriale e giorno di festa che ha solo accresciuto la sottomissione dell’uomo ai ritmi disumani del lavoro e del consumo”. Per mons. Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, “la Quaresima non appare come la sottrazione di qualcosa, un ennesimo ‘no’ detto ai desideri dell’uomo – come accusano molti –, ma, al contrario, un pieno ‘sì’ alla vita e alla sua felicità”. Nell’omelia delle Ceneri, ieri sera in cattedrale a Firenze, Betori ha richiamato alla “centralità di Dio nella nostra esistenza” per fare in modo che “Dio torni ad essere una presenza riconosciuta e viva nello scenario dell’umanità”. “Ricacciato sempre più ai margini della vita dell’uomo”, infatti, “l’immagine di Dio per molti si è dissolta, tra l’indifferenza dei più e il tragico grido di trionfo di chi lo considerava una scomoda e irritante presenza. Senza Dio il mondo si è svelato un ambiente senza riferimenti in cui tutto è possibile”. Da qui il richiamo all’esercizio di “ascesi” con “il digiuno, la condivisione dei beni con i poveri, la riscoperta della preghiera che spinge a ritrovare parole che contano, la liberazione dalla sudditanza ai desideri del corpo”.Sir