A partire dall’inizio di questo millennio, la Chiesa che prima era tollerata e talvolta, nel migliore dei casi, timidamente sopportata, ora è senza eccezioni bersagliata da parte di quasi tutte le organizzazioni internazionali, statuali o meno, segnatamente dalle più importanti sotto il profilo della notorietà e della potenza. In questa situazione che si sta precipitosamente realizzando, i cattolici degni di tale nome, non debbono agire con quell’anti-virtù che è l’umana prudenza, intesa come rispetto umano, come timore di urtare, irritare offendere chi ci attacca, bensì di ribadire con franchezza e senza se o ma, tutto ciò che è il Sacro Deposito della fede, come espresso in questi quasi duemila anni dal magistero. Confessare la nostra fede, la Dottrina perenne della Chiesa, sia in campo dogmatico, sia in campo morale, fuggendo da tanti eversivi nuovi teologi che seminano confusione e smarrimento nel Sacro Recinto. Ricordiamo il monito di Paolo VI!Non limitiamoci a ciò che sappiamo, incombe il dovere di studiare senza infigardaggine, per poter rispondere prima a noi stessi e poi al mondo alle obiezioni ed agli attacchi che il principe di questo mondo pone nel cuore e sulle labbra degli uomini.Normanno MalagutiBolognaL’Unione Europea non ha voluto ricordare le «radici cristiane» del continente nella sua Costituzione; Rocco Buttiglione è stato «bocciato» come commissario europeo anche per le sue convinzioni religiose; nelle scuole si censurano canzoni natalizie o si proibisce di allestire un presepe. Sembrerebbe aver ragione lei: la Chiesa oggi è bersagliata da ogni parte. Ma la nostra prospettiva è troppo eurocentrica e oltretutto ci dimentichiamo troppo in fretta di momenti ben più difficili che in duemila anni la Chiesa ha superato con le sole armi che ha: la preghiera e la testimonianza. Pensi, solo per restare agli ultimi secoli, alla rivoluzione francese e al bonapartismo, all’ondata dell’ateismo comunista (Russia, Cina…), al nazismo…Claudio Turrini