Cultura & Società

Quando l’oroscopo invade il palinsesto

di Ennio CicaliStorico! Anche all’oroscopo è toccato l’onore della prima serata televisiva. È accaduto il 30 dicembre 2003 quando alle 21 su RaiDue è andata in onda per oltre due ore una trasmissione dedicata all’oroscopo 2004. Un fatto impensabile fino a qualche anno fa, quando a parlare di astrologia in televisione, specie sulle reti Rai, si rischiava l’emarginazione. Ma tant’è, se concorrenza dev’essere lo sia a tutto campo. L’oroscopo, infatti, imperversa in quasi tutti i canali televisivi, sia pubblici sia privati. È possibile vederlo a più riprese in coda al telegiornale di Canale 5 tutte le mattine dalle 6,30 alle 8. Su RaiUno, invece, segue il telegiornale delle 6,30. Difficilmente, troverete l’indicazione dell’oroscopo nei programmi televisivi. Solo La7 lo indica alle 6 di ogni mattina dopo il telegiornale, tra le previsioni del tempo e le condizioni del traffico.È durante il giorno invece che maghi e cartomanti imperversano sulle varie reti, sia pubbliche sia private.

Non c’è talk show più o meno importante che non abbia come ospite un mago che non risparmia le sue previsioni sugli argomenti più vari, dalla politica allo sport. Se poi si passa a quelle reti che potremmo definire «minori» (senza offesa per nessuno) cartomanti e maghi si sprecano. Spesso si tratta di trasmissioni che durano ore e il copione è più o meno il solito: qualcuno, spesso con problemi reali e gravi, chiama e dall’altra parte il/la chiromante risponde. Affari, salute e, più spesso, problemi di cuore sono l’argomento della conversazione. Una smazzata di carte mentre in basso sul teleschermo scorre l’indirizzo del mago. La conclusione è ovvia: «per un esame più approfondito è meglio venire al mio studio», in televisione la predizione non può che essere sommaria. È merito di Striscia la notizia aver portato alla ribalta della cronaca chiromanti, maghi e guaritori.

La magia e affini è arrivata in televisione con le prime emittenti commerciali. Anzi, sono state le radio a fare da battistrada. Inizialmente, si guardava con una certa sufficienza a simili trasmissioni: chi aspira a fare concorrenza alla Rai, si diceva, non può perdersi con l’astrologia o la magia.

Poi si comprese che l’oroscopo aveva un effetto feed back (in inglese: azione di ritorno) ossia serviva a misurare la partecipazione del pubblico da casa. Da allora, i programmi sono cresciuti a dismisura e i sedicenti maghi riccamente paludati continuano a imperversare dagli schermi televisivi, indice questo di un interesse popolare che non accenna a diminuire.

Parlare di oroscopi in televisione e degli effetti che essi possono avere sulle persone, si corre il rischio di essere tacciati di moralismo a buon mercato ma è un argomento che non si può eludere, tenendo conto della potenza del mezzo televisivo e delle sue possibilità di persuasione su di un pubblico indistinto nel quale si possono trovare soggetti in condizioni particolari e per questo facilmente suggestionabili, come dimostrano anche recenti episodi ora oggetto di azioni giudiziarie.

Particolari importanti e che pongono chi dispone del mezzo televisivo di fronte a gravi e ineludibili responsabilità.