Fra le cose positive di un oratorio, c’è per certo il conoscere la gioia del dono di sé. E questo lo dimostra l’attività dell’oratorio della parrocchia di Santa Maria ad Ambra dedicato a «La Pace – San Filippo». La sede operativa ospita iniziative che si articolano durante l’anno e stimolano al servizio. Un servizio mirato alla comunità che genera nella stessa partecipazione la consapevolezza di quanto ognuno possa dare agli altri senza limiti di età. Naturalmente il primo impegno è dedicato alla catechesi, non solo per i più giovani che dovranno prepararsi ai sacramenti, ma anche ad adulti e anziani che ripercorrendo i libri sacri ritrovano valori non solo interiori ma anche nuove testimonianze che forse le peripezie della vita avevano oscurate. Ci sono azioni tangibili, come il pranzo della «domenica insieme» che nella calda atmosfera familiare dell’oratorio ricrea la tavolata festiva tra nonni, figli e nipoti con il padre di famiglia, don PierLuigi Cetoloni, che la guida. Nella bella cucina le «mamme» si alternano con menù appetitosi, mentre anche chi non può partecipare invia torte e dolci. La «Sala incontri» ospita il consiglio parrocchiale e i particolari incontri di approfondimento della fede nel periodo natalizio e pasquale. Le altre attività vengono svolte con il laboratorio di ceramica, attrezzato grazie ai contributi del Cesvot, del Comune, dell’Auser, delle associazioni del territorio come la «Linguaccia», la «Società Filarmonica», «Karibu» di Badia a Roti. Questa associazione svolge ogni quindici giorni il corso di «Cer-amici» con la partecipazione di giovani diversamente abili. C’è poi la sala musicale che ospita gruppi di neomusicisti e il corso di chitarra. Naturalmente non manca lo sport con la pallavolo e il minivolley e le attività estive con i campi scuola e, per i più preparati, esperienze di vita missionaria in Africa e in Albania. Su questo fecondo terreno si inseriscono le iniziative legate alle missioni dei Capuccini in Tanzania che vengono aiutate attraverso la lotteria di Natale, la festa di «Karibù» a Badia a Roti, il mercatino del commercio equo e solidale arricchito dei lavori di suor Rosaria dell’eremo di Gavignano. E giunti a questo punto non possiamo tacere del dono per questa parrocchia, di una giovane coppia, Francesca e Alessandro, che insieme alle piccole Giulia e Gemma, animano l’atmosfera dell’oratorio. Ed è attraverso loro che è giunto alla comunità il «dono» di Flora Gualdani, che ogni mese, con il suo Rosario itinerante nelle Famiglie raduna intorno a sé la gioia della preghiera alla Madre di Gesù.Gaby Oppi Ferretti