Vita Chiesa
Quando lo straniero rappresenta «il male»
In questi ultimi giorni mi ha riservato delle sorprese. Ho parlato degli extra comunitari come colpevoli. E ho citato un fatto di cronaca. Ho parlato degli extra comunitari come vittime. E ho citato lo stesso fatto di cronaca. In effetti la cronaca non è più la realtà. E se la realtà ha la pretesa di essere la verità, allora la cronaca sta alla verità come una foto sta al filmato.
Il fatto di cronaca a cui mi riferisco, avrete già intuito, è quello riguardante la violenza che una dodicenne ha subito a Bologna. Prima accusa e poi dice di avere inventato tutto. Una dodicenne: l’età sembra più vicina alla passata innocenza piuttosto che alla futura cattiveria. «Chi di voi è senza peccato scagli per primo la pietra contro di lei. E quelli, cominciando dai più anziani se ne andarono fino agli ultimi».
Mi ha colpito la lucidità e la furbizia con cui invece la dodicenne ha scelto a chi attribuire la responsabilità del suo «peccato».