Arezzo - Cortona - Sansepolcro

Quando il prete incontra gli sposi.

La famiglia oggi è al centro dell’attenzione, sotto diversi punti di vista. Da tempo anche nella diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro esiste un Ufficio che si occupa di pastorale familiare. Ma cosa vuol dire fare pastorale della famiglia? «Vuol dire convincersi che la grazia del sacramento del matrimonio dona una “missione” agli sposi all’interno della Chiesa e della società», spiega don Enrico Gilardoni, uno dei responsabili dell’Ufficio famiglia. «Compito della pastorale familiare, in questo senso, è accompagnare gli sposi e la loro famiglia in questo cammino». Fondamentale in questo senso diviene il rapporto tra gli sposi e il sacerdote, una relazione non sempre semplice. «È fondamentale che la famiglia viva la propria “missionarietà” a fianco del sacerdote», spiega Rita Cherubini, partendo proprio dalla sua esperienza diretta. «Si deve dare alle famiglie la possibilità di collaborare in parrocchia. Questo porta dei benefici non solo nella crescita della coppia o della famiglia, ma anche nella crescita di tutta la comunità. La famiglia, infatti, aiutando il sacerdote favorisce la nascita di quelle relazioni umane che sono “alla base” della vita della parrocchia».