Lettere in redazione
Quando il postino… suona poche volte
Siamo una famiglia abbonata al vostro giornale dai primi anni ’80. A causa delle nostre origini, abbiamo scelto l’edizione di Lucca. Abbiamo sempre letto il vostro settimanale con grande piacere e attenzione. Purtroppo, dal mese di gennaio 2010, abbiamo ricevuto Toscana Oggi con grande irregolarità e non più di uno o due numeri al mese, in media. Nonostante l’aiuto degli impiegati della vostra amministrazione e i ripetuti reclami alla Poste, la situazione è tuttora scadente. Abitiamo nelle immediate vicinanze di viale Trastevere, zona centralissima, e la corrispondenza ci viene distribuita dall’Ufficio di Roma Ostiense, uno dei principali, e più centrali, della città. Non dovrebbero sussistere i problemi delle aree periferiche. Se pensate che la pubblicazione di questa lettera nelle vostre pagine possa servire a qualcosa, fatelo pure. In questo mese non abbiamo ricevuto neanche un numero. L’unica cosa che abbiamo compreso è che il problema non è a Firenze ma a Roma. Di questo passo non sappiamo se rinnoveremo l’abbonamento per il 2011; l’idea di ricevere meno della metà dei numeri non ci sorride. Tutto questo ci dispiace veramente tanto. In qualunque modo, buon lavoro e buon proseguimento. Grazie per la vostra attenzione
Ci dispiace davvero ricevere lettere come questa. La sciatteria di un qualche dipendente delle Poste mette a rischio il nostro lavoro. E non voglio pensare a qualcosa di peggio, ovvero ad un deliberato boicottaggio. Per fortuna si tratta di casi isolati, ma non per questo meno odiosi. Posso capire che specie nelle località più lontane qualche volta il postino recapiti il settimanale in ritardo, ma non che le copie vadano disperse, come denuncia questa nostra abbonata.
Quello della consegna puntuale di Toscana Oggi è per noi una preoccupazione costante. Dobbiamo ringraziare la Direzione regionale dell’Ente Poste che ha sempre fatto il possibile per garantirla, ma è sufficiente che qualche «ingranaggio» della catena distributiva non sia all’altezza, per penalizzare tutto il lavoro fatto. A tale proposito invitiamo tutti gli abbonati a comunicarci sia telefonicamente (al numero 055 27761) che per email (abbonamenti@toscanaoggi.it) o per fax (055 2776624) eventuali ritardi nella consegna e a verificare che l’indirizzo sull’etichetta sia completo e corretto.
Per il futuro, nonostante che dal prossimo 1° gennaio non venga più consegnata la posta ordinaria al sabato (e questo già avviene da settimane in alcune province toscane) confidiamo che la situazione migliori decisamente. Proprio nei giorni scorsi è stato pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» un decreto che recepisce l’accordo firmato da Fieg e Fisc con l’Ente Poste e che pone fine finalmente alla situazione veramente disastrosa che si era venuta a creare per la decisione, improvvisa e unilaterale, del Governo di sospendere il 31 di marzo scorso le tariffe agevolate per la stampa periodica, previste da un’apposita legge. Un «pesce d’aprile» che per noi aveva significato un aumento improvviso del 120% delle tariffe. Un aggravio di bilancio che aveva messo in ginocchio tutta la piccola editoria italiana, assieme alle pubblicazioni dell’associazionismo e del no-profit. Dal punto di vista delle tariffe il nuovo decreto contiene gli aumenti. Se fino al 1° aprile 2010 pagavamo 11 centesimi a copia, in questi mesi ne abbiamo spesi 23,78 per la Toscana e fino a 28 per il resto d’Italia. Adesso si andrà da un minimo di 13 centesimi per la città di Firenze ad un massimo di 18 centesimi per le piccole frazioni, con un aumento medio (sulla tariffa più bassa) del 33% fino al settembre 2011, quando scatterà un ulteriore aumento dell’11%. Non si può certo dire che sia un successo, perché i maggiori costi rimangono; almeno abbiamo limitato i danni. Ma nelle pieghe del decreto c’è anche una buona notizia per noi. I settimanali diocesani, se rispettano certe caratteristiche (formato, pagine, periodicità, ecc) sono adesso definiti «giornali locali» e assimilati in tutto ai quotidiani. L’Ente Poste si impegna perciò a recapitarli in un solo giorno in tutta Italia. Finora non era obbligato a farlo, poteva prendersi anche 3-4 giorni lavorativi. Sulla carta questo è un grande passo in avanti e da parte nostra stiamo facendo di tutto (dall’«omologazione» delle etichette, ad un anticipo nella stampa del settimanale) perché l’Ente Poste lo rispetti. Ma segnaliamo ai nostri abbonati anche un’altra possibilità per non rischiare di leggere talvolta in ritardo Toscana Oggi, quello dell’abbonamento on line. Certo, occorre un collegamento internet e un minimo di dimestichezza con i computer, ma utilizzare questo servizio è rapido e facile, come hanno già sperimentato in tanti. Ogni giovedì potete «sfogliare» sul video sia il fascicolo generale che quelli diocesani (anche tutti e 16!) ed eventualmente salvarli sul vostro computer in formato Pdf. Quest’anno offriamo gratuitamente il servizio (fascicolo regionale + una edizione) a tutti nostri abbonati «amici» (65 euro, comprensivo anche di un libro a scelta) che continueranno così a ricevere ogni settimana (e speriamo puntualmente) il giornale cartaceo, ma se lo desiderano potranno anche sfogliarlo on line.