Toscana

Psicologi di base, l’Ordine Toscano: “Bene la prima fase, risposta a crescente esigenza di assistenza”

A tre mesi dall’inizio della sperimentazione la presidente Gulino traccia un primo bilancio al convegno “Costruire il futuro della psicologia”: “Una grande conquista che sta dando i primi frutti”

Convegno Ordine psicologi della Toscana

A tre mesi dalla sua introduzione, il servizio degli psicologi di base sta dando i suoi frutti. È la risposta ad una richiesta di assistenza che, anche nella nostra regione, è sempre più diffusa”. 

Lo ha detto la presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana, Maria Antonietta Gulino, tracciando un primo bilancio al convegno “Costruire il futuro della psicologia: le nuove traiettorie dello sviluppo professionale”, che si è tenuto stamani a Firenze nella sede dell’Ordine.

Dopo i saluti in collegamento video di David Lazzari, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine, professionisti e rappresentanti delle istituzioni si sono alternati per intervenire sul tema. Tra questi, il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo (in video), l’assessore al welfare del Comune di Firenze Nicola Paulesu, Enrico Sostegni (presidente terza commissione Sanità e Politiche sociali del Consiglio regionale della Toscana) e Andrea Vannucci (consigliere di Regione Toscana). 

La prima parte del panel è stata dedicata alle nuove frontiere della psicologia, la seconda si è concentrata proprio sulla figura dello psicologo di base, introdotta anche in Toscana a partire dallo scorso settembre, in otto presidi regionali.

“Si tratta – prosegue Gulino – di una grande conquista, ottenuta spendendo molte energie. È il risultato, infatti, di una lunga interlocuzione: ci siamo impegnati in favore dell’istituzione di questa figura dal 2021, sostenendo una mozione sull’assistenza psicologica primaria territoriale che è diventata legge regionale nel 2022. È stato un percorso lungo, ma adesso siamo partiti”. 

La figura dello psicologo di base, che opera in coordinamento con i medici di famiglia e i pediatri, consente un’assistenza gratuita di primo livello che è un diritto da garantire a tutti i cittadini. Le prime risposte che stanno arrivando in questi mesi – dice Gulino – confermano quanto la sua introduzione sia fondamentale per il nostro territorio, perché la domanda di assistenza, specie dopo la pandemia, è crescente”. 

“La salute psicologica – conclude la presidente dell’Ordine degli Psicologi della Toscana – è una componente cruciale della salute generale delle persone. Garantire la presenza di questi professionisti sul nostro territorio è assolutamente fondamentale”.

“La sperimentazione del servizio psicologo di base – dice il presidente della commissione Sanità e Politiche sociali del Consiglio regionale Enrico Sostegni – ha confermato la bontà della legge approvata dal Consiglio regionale. Non può esistere una vera assistenza sanitaria o sociale senza tenere conto degli aspetti psicologici: prendere in cura la persona nella sua totalità vuol dire occuparsi della parte medico-biologica ma anche sociale e psicologica. Questo approccio permetterà di dare risposte più adeguate e anche di migliorare l’appropriatezza della cura”.

“Con la legge sullo psicologo di base abbiamo voluto rafforzare la capacità del sistema sanitario pubblico di rispondere in maniera sempre più globale ai bisogni di benessere delle persone, riconoscendo la salute mentale come un diritto fondamentale per tutti e tutte – continua Andrea Vannucci, consigliere regionale –. In questi anni, la Regione ha messo in campo un impegno preciso per affrontare un’esigenza di assistenza sempre più diffusa, soprattutto tra i giovani. Ora puntiamo a potenziare ulteriormente la presenza capillare del servizio e ad aumentare il numero di professionisti disponibili per i cittadini e le cittadine”.

“La complessità dei bisogni con i quali siamo chiamati a confrontarci quotidianamente, da amministratori, richiede sempre di più uno sguardo capace di cogliere le tante domande dei cittadini – sottolinea l’assessore al Welfare del Comune di Firenze Nicola Paulesu -. Riconosco, anche in questa capacità di leggere i bisogni della comunità, il futuro della psicologia e ne avverto già l’importante contributo nel presente dei nostri servizi sociali e sociosanitari”.