Italia
«Prove di unità» tra ragazzi ebrei, cristiani e musulmani
Il percorso è iniziato a ottobre con due libretti, uno destinato agli educatori e uno ai ragazzi, nei quali erano raccolti la dichiarazione dei diritti del fanciullo, schede sulle varie religioni, brani significativi, canti e preghiere provenienti dalle varie tradizioni e scritti di Gandhi e Martin Luther King. Una metodologia che ha portato i ragazzi a conoscere le altre religioni e a prepararsi attivamente all’incontro fiorentino.
«Iniziare con i bambini è il modo migliore per avviare un percorso di convivenza proiettato nel futuro commenta Mourad Abderrezak, presidente del consiglio dei saggi della comunità islamica di Firenze e della Toscana Li abbiamo invitati a visitare insieme una mostra fatta da loro e a scambiare un cibo unico per non creare diversità tra bambini che sono tutti uguali. E lo scambio di regali fatti da loro, come insegna il nostro profeta, è un strumento semplice per creare amore».
Di seguito, riportiamo alcune testimonianze raccolte tra i giovani che hanno dato vita all’incontro «Osare la pace per fede». «L’iniziativa – spiega Massimo Fere di Pax Christi – nacque circa due anni fa da una riflessione comune all’interno di Pax Christi suil fatto che nel corso delle grandi manifestazioni internazionali i giovani delle varie Chiese cristiane si sono trovati sempre fianco a fianco. È un’esperienza di ecumenismo partita dal basso». «Nell’impostare l’evento – afferma Irene Ottanelli, del Movimento dei Focolari di Firenze – abbiamo voluto che ci fosse il momento dell’ascolto, il momento dello scambio, il momento della preghiera, ma anche quello della festa intesa come occasione di condivisione e conoscenza reciproca». «La pace non è solo assenza di conflitti – sottolinea Enrica Belli, presidente della Fuci – ma è condivisione e convivenza. La pace cristiana scaturisce da un ordine interiore e solo un uomo che è in pace con se stesso può portare la pace agli altri».
Secondo Claudiu Dorin Chioren, seminarista della Chiesa Ortodossa Rumena, «sono pochi i ricchi che hanno accolto la giustizia morale indicata nelle Sacre Scritture. Per questo motivo, oggi, esistono nella società strutture economico-sociali in pieno contrasto con la giustizia cristiana ed umana. Nella Sacra Scrittura, il Dio della giustizia è il Dio dell’aiuto verso i poveri. Questa è la vera giustizia, che ci deve portare a ripensare le strutture economiche per un’economia di comunione nel rispetto della dignità di ogni essere umano».
«Ci siamo resi conto dell’importanza della salvaguardia del creato – spiega la pastora Cristina Arcidiacono, segretaria nazionale della Federazione Giovanile Evangelica Italiana – solamente dopo che il creato è diventato vittima dell’umanità con pericolose conseguenze per tutti. Nel sistema socio-economico in cui viviamo, non troveranno spazio le iniziative finalizzate alla tutela dell’ecosistema finché non sarà data la priorità alla sostenibilità e all’etica della cura, unica maniera per vivere insieme oggi e nel futuro».
Per Rostana Tujar, presidente della sezione fiorentina dell’Associazione Giovani Musulmani d’Italia, «ancora una volta Firenze è diventata il punto di incontro tra varie religioni. Un dialogo tra le tre famiglie discese da Abramo: cristiani, ebrei e musulmani, che ebbe inizio con Giorgio La Pira. L’Islam ha sempre dato molta importanza al dialogo. In questo senso occorre aiutarsi gli uni gli altri, come fratelli del padre comune Abramo, verso il cammino per la pace. L’Islam mira ad una società basata sul rifiuto di ogni forma di oppressione, sul diritto alla vita, sulla libertà, sull’uguaglianza, con piena adesione alla Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo dell’Onu».
«OSARE LA PACE», INCONTRO ECUMENICO A FIRENZE PER 300 GIOVANI
A FIRENZE, IL 30 GENNAIO, UN INCONTRO REGIONALE DI RAGAZZI CRISTIANI, EBREI E MUSULMANI