Vita Chiesa
PROLUSIONE DI RUINI: CRISI USA-IRAQ, PUÒ ESSERE EVITATA
La guerra all’Iraq può “essere evitata”, se c’è “l’impegno sincero di tutte le parti in causa, nella linea indicata dalle risoluzioni delle Nazioni Unite”. E’ questa la “speranza” della Chiesa italiana, espressa oggi dal card. Camillo Ruini, presidente della Cei, nella prolusione che ha aperto il Consiglio permanente dei vescovi italiani, in svolgimento a Roma fino al 23 gennaio. La guerra è sempre una “sconfitta dell’umanità”, ha ribadito infatti Ruini facendo eco alle parole pronunciate dal Papa nel suo recente discorso al corpo diplomatico, e raccogliendo il “forte” appello del Santo Padre “ad evitare la guerra che potrebbe abbattersi sulle già tanto provate popolazioni dell’Iraq”, ha aggiunto: “Non vogliamo rinunciare alla speranza che questa guerra possa alla fine essere evitata: serve a tale scopo l’impegno sincero di tutte le parti in causa, nella linea indicata dalle risoluzioni delle Nazioni Unite”. Tutto ciò, ha precisato il presidente della Cei, non per “venire meno a quella solidarietà occidentale che è stata e che deve rimanere garanzia di pace, di sicurezza, di libertà e di sviluppo”, ma al contrario per “avvalorare tale solidarietà e renderla più capace di affrontare i problemi e le sfide che si delineano all’orizzonte, ancorandola più saldamente, e in una prospettiva davvero universale, a quei principi e valori umanistici che sono la sua più solida e durevole fonte di legittimità e forza propulsiva”. Poi la risposta indiretta di Ruini alle accuse di “pacifismo unilaterale” lanciate a più riprese, nei giorni scorsi, da autorevoli commentatori laici: “Operando in questa direzione, la Chiesa che guarda al mondo intero senza alcuna parzialità non si estrania dall’Occidente, ma lo aiuta ad esprimere il meglio di sé, a conferma del fatto che il cristianesimo costituisce la sua anima più profonda e più capace di futuro”.