La maggioranza dei paesi ritiene che la direttiva può essere utilizzata ma che non è ancora il momento di farlo: la commissaria Cecilia Malmstrom riferisce l’esito del Consiglio dei ministri degli interni dell’Ue che, riunito a Lussemburgo, ha respinto la richiesta italiana e maltese di attivazione della protezione temporanea ai profughi che giungono in questo periodo dal nord Africa. Malmstrom ha riconosciuto che sull’Italia grava una forte pressione migratoria, ma sarebbe per il momento prematuro attivare il meccanismo di solidarietà previsto dall’articolo 5 della direttiva 55/2001, che avrebbe obbligato i paesi membri ad accettare quote di migranti giunti in Italia (la direttiva parla di misure volte a promuovere un equilibrio degli sforzi tra gli Stati membri che ricevono sfollati da paesi terzi e subiscono le conseguenze dell’accoglienza). Germania, Francia e Spagna si sono dichiarati contrari al fatto che, grazie al permesso temporaneo di soggiorno concesso dall’Italia, migranti economici irregolari potessero circolare nello spazio Schengen. Claude Gueant, ministro francese dell’interno, ha anzi spiegato che Parigi rafforzerà la vigilanza alle frontiere con l’Italia. Anche l’Austria potrebbe seguire tale strada. Alfredo Perez Rubalcaba, ministro spagnolo, ha invece sostenuto che l’Ue deve farsi carico di ospitare i migranti che hanno le caratteristiche per ottenere l’asilo, mentre gli immigrati irregolari devono essere riportati in Tunisia.Sir