Lucca
Primo semestre 2023: 8 scomparsi nel nulla in provincia di Lucca
Otto persone sono già scomparse nel nulla nei primi sei mesi del 2023, un inquietante dato ufficiale in linea con i numeri dello scorso anno per la provincia di Lucca di questa triste classifica governativa.
Il nuovo commissario nazionale straordinario per le persone scomparse, il Prefetto Maria Luisa Pellizzari, ha pubblicato il report semestrale dell’anno in corso e a fine anno arriverà anche il dossier conclusivo con tutti i dati nazionali e provinciali di questo terribile e misterioso fenomeno che non sembra conoscere tregua anche se il trend annuale è in calo. Si legge infatti nel documento governativo: «Nel complesso, comunque, l’attenta analisi dei dati del primo semestre 2023 (13.031), confrontata con quelli dell’ultimo semestre del 2022 (14.627), mostra una tendenza positiva, con una riduzione delle denunce del 10,9% (-1.596 denunce di scomparsa)».
In Toscana ci sono state 574 denunce (244 italiani e il resto stranieri) per 374 ritrovamenti (200 italiani e il resto stranieri) e in provincia di Lucca, sempre nei primi 6 mesi del 2023, si sono registrate 27 denunce di scomparsa, 19 delle quali sono state già ritrovate. Di 8 persone invece al momento non si sa nulla. Lo scorso anno nello stesso semestre le persone di cui non si sapeva più nulla erano 10. A livello nazionale e anche locale quindi i numeri sono in leggera diminuzione rispetto al 2022. Nel periodo di riferimento (1° gennaio-30 giugno 2023), i dati nazionali registrati sul fenomeno contano 6.297 ritrovamenti su un totale di 13.031 denunce di scomparsa, con 6.734 denunce attive. In questo range temporale, mettendo in relazione il totale delle 13.031 denunce con il numero degli scomparsi distinti per fascia di età, si conferma che il 73,9% (9.626 casi) attiene alla fascia under 18, il 22,5% (2.934 casi) corrisponde alla fascia della maggiore età e il 3,6% (471 casi) appartiene alla fascia di età degli over 65. Una parte quindi delle persone scomparse sono minori. E anche a Lucca la media nazionale cambia di poco. Il complesso fenomeno dei minori scomparsi non può che essere affrontato nella cornice di un’ampia collaborazione fra tutti i soggetti a vario titolo coinvolti, attesa anche la loro condizione di particolare fragilità e vulnerabilità. Sul fenomeno dei minori scomparsi, specie quelli di nazionalità straniera, è stata posta una particolare attenzione anche al tema dei minori non accompagnati provenienti dall’Ucraina, soprattutto in un’ottica di prevenzione e di immediata segnalazione in caso di scomparsa. Sulla tematica dei minori stranieri non accompagnati l’ufficio partecipa al tavolo tecnico appositamente istituito al dipartimento per le libertà civili e l’immigrazione del Ministero dell’Interno. Le diverse motivazioni che sono alla base delle scomparse, alcune non conosciute al momento dell’allontanamento, fanno assumere al fenomeno una peculiare complessità che conferma come sia imprescindibile un approccio multidisciplinare e interistituzionale. L’impegno del commissario nazionale e delle prefetture è anche quello di essere vicini alle famiglie che vivono la scomparsa di un proprio caro con grande sofferenza, angoscia e senso di vuoto, alleviando la loro solitudine, potenziando l’azione parimenti svolta, con grande determinazione e passione, dalle associazioni di volontariato, nonché quella assicurata dai mass-media e dalle trasmissioni televisive dedicate al fenomeno. Ad ogni modo denunciare tempestivamente è importante, perché le prime ore sono fondamentali nella ricerca della persona scomparsa: nel 2022, le denunce di scomparsa dopo le 24 h sono state 50 su 92 totali, ovvero più del 50% (54,94%). «Occorre, pertanto – spiegava infatti la prefettura di Lucca a dicembre dello scorso anno, durante la presentazione dei dati definitivi del 2022 – invertire questa tendenza in quanto la tempestività condiziona l’avvio delle attività di ricerca e, per questo, il più delle volte, il suo esito positivo».