La festività del primo maggio deve essere pienamente rispettata su tutto il territorio regionale e il presidente della Regione è chiamato ad attivarsi per fare in modo che questo avvenga, fatta salva la condivisione della scelta di far esercitare regolarmente i mezzi di trasporto pubblico. Questo in sintesi il dispositivo di una mozione presentata dalla Federazione Sinistra-Verdi, primo firmatario Mauro Romanelli. Rispetto ai mesi delle polemiche più accese, auspichiamo un dibattito più sereno ha dichiarato in aula Romanelli La nostra non è una mozione ideologica, ma non deve esserci un abuso delle aperture, non c’è bisogno di far lavorare i dipendenti anche nel giorno della Festa dei Lavoratori, così come nella festa della Liberazione o nella festa della Repubblica.La mozione è stata approvata a maggioranza, contrario il centrodestra con l’eccezione di Dario Locci (Lega Nord Toscana), che ha motivato in aula il voto favorevole: Si tratta di una festa fin troppo ideologizzata ha detto – , che tuttavia porta con sé un grande valore simbolico e ritengo giusto che venga rispettata. Deve prevalere sempre la centralità dell’uomo. Ad esprimere il voto contrario della Lega il capogruppo, Antonio Gambetta Vianna, che ha parlato di dibattito ideologizzato e delle necessità dettate dalla crisi economica. Contrario il gruppo Pdl, come ha spiegato Marco Taradash: Non sono in gioco i valori e non devono esserci imposizioni, ma per il resto non si vede perché non si possa lavorare anche il primo maggio. L’Italia rimane una Repubblica fondata sul lavoro, non sulle feste comandate. Per Paolo Marini (Fds-Verdi), è un controsenso lavorare proprio in occasione di quella festa, per il valore simbolico, i diritti e le lotte che la contraddistinguono. (s.bar)