Un Papa che ci insegna a porre la questione di Dio per accompagnare gli uomini assetati e in ricerca alla fonte della vita vera, della vita piena. E’ il profilo di papa Benedetto XVI, tracciato da mons. Giuseppe Scotti, presidente della Fondazione vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI, nella presentazione del Premio Ratzinger, che il Papa conferisce oggi a tre teologi, in occasione del 60° anniversario della sua ordinazione sacerdotale. In diverse occasioni, a Roma e in varie capitali europee ha ricordato mons. Scotti riferendosi a Benedetto XVI – ebbe a ricordare a quanti l’hanno accolto e ascoltato che la questione di Dio non è un pericolo per la società, essa non mette in pericolo la vita umana! La questione di Dio non deve essere assente dai grandi interrogativi del nostro tempo’. Una ragione, che di fronte al divino è sorda e respinge la religione nell’ambito delle sottoculture, è incapace di inserirsi nel dialogo delle culture, ha detto il relatore citando il discorso del Papa a Regensburg (2006). Un concetto, questo, ribadito recentemente, quando il Papa, nell’Angelus del 1° gennaio di quest’anno, ha menzionato due tendenze opposte, due estremi entrambi negativi: da una parte il laicismo, che, in modo spesso subdolo, emargina la religione per confinarla nella sfera privata; dall’altra il fondamentalismo, che invece vorrebbe imporla a tutti con la forza.Sir