Cultura & Società
PREMIO BANCARELLA, VINCE BRUNO VESPA; FONDAZIONE: «SALVIAMO I LIBRAI»
«Salviamo i librai è lo slogan con cui abbiamo presentato l’edizione 2004 del Premio Bancarella, perché sono loro che ci aiutano a scegliere e a trovare il libro che cerchiamo o desideriamo» ha sottolineato Giuseppe Benelli, presidente della Fondazione Città del libro di Pontremoli, organizzatrice del Premio, il giorno dopo la vittoria di Bruno Vespa. «Sono molto soddisfatto di come si è conclusa questa 52esima edizione del Bancarella e credo sia riuscita a emozionare ancora una volta», ha continuato Benelli, definendo «davvero molto interessante» il libro Il cavaliere e il professore di Vespa (Mondadori) e aggiungendo che «tutti e sei gli autori finalisti possono considerarsi vincitori. In particolare Alberto Cavanna con il suo Bacicio Do Tin (Mursia), la divertente storia di un marinaio spezzino che il destino trasforma in uno dei più temuti pirati del Tirreno, che ha raccolto tanti voti ed è stato protagonista di un appassionante testa a testa col vincitore».
Benelli ha poi ringraziato «le case editrici che partecipano con grande entusiasmo a questo appuntamento annuale sempre molto atteso e sentito. Autori, case editrici e librai sono gli anelli di una catena che non esisterebbe se mancasse anche solo uno di questi tasselli. Tutti insieme concorrono a fare arrivare i libri a noi e a farli entrare nelle nostre case». E a voluto precisare che, «quanto al disimpegno della Guanda, di cui qualcuno ha parlato, non è assolutamente vero: il libro della Mastracola ha ricevuto vari consensi. E, comunque, io ricordo sempre che già entrare nella sestina dei finalisti è un grande successo per un autore e per una casa editrice». (ANSA)