Cultura & Società

PREMI: IL VIAREGGIO A SCRITTRICI ISRAELIANA E PALESTINESE EX AEQUO NEL SEGNO DELLA PACE

Due scrittrici, una palestinese e l’altra israeliana, sono le vincitrici del premio letterario Viareggio Repaci. Suad Amiry, architetto palestinese, e Manuela Dviri, nata in Italia ma da anni cittadina israeliana, sono il simbolo di una battaglia comune, seppur su fronti opposti, per la pace e la convivenza tra due popoli. «Due persone che hanno speso la loro vita per la cultura, l’intesa tra i popoli, il progresso sociale e la pacè: con questa motivazione, il 24 agosto, sarà consegnato il Premio internazionali alle due scrittrici. Nella stessa serata, condotta da Corrado Augias, saranno premiati anche i vincitori delle sezioni narrativa, poesia e saggistica. Suad Amiry in Sharon e mia suocera, pubblicato in Italia da Feltrinelli, racconta in forma di diario di guerra: sullo sfondo ci sono gli spari degli israeliani che assediano Ramallah, ma nella forzata reclusione fra le pareti domestiche della protagonista è la madre del marito, una suocera proverbiale, a sparare le sue petulanti sentenze. Manuela Dviri nel 1998 visse la tragedia della morte del figlio minore Jonathan, ucciso in uno scontro con gli Hezbollah in Libano durante il servizio militare. Nonostante il lutto terribile che l’ha colpita, la scrittrice israeliana non ha mai interrotto il suo impegno pacifista e di dissenso nei confronti della politica del governo Sharon. Manuela Dviri ha pubblicato due libri La guerra negli occhi – Diario di Tel Aviv e Vita nella terra di latte e miele.

«Due anni fa la giovane partigiana afghana Zoya, quest’anno Suad Amiry e Manuela Dviri – ha ricordato l’assessore regionale alla cultura, Mariella Zoppi -. Il Premio Viareggio Repaci torna a valorizzare l’opera letteraria, ma anche culturale e sociale, svolta da donne che con le loro vite ed i loro racconti contribuiscono a costruire una cultura di pace, conoscenza e tolleranza in terre dove la guerra sembra essere diventata l’unica forma possibile di vita. Questa scelta aggiunge valore ulteriore ad un Premio che già vanta una storia ed un prestigio indubbi”.

«La città di Viareggio e le sue istituzioni culturali – ha aggiunto l’assessore regionale all’organizzazione ed ai rapporti con i cittadini, Carla Guidi – sono felici e fiere di poter festeggiare quest’anno 75 anni del Premio Viareggio Repaci. Con la scelta di assegnare il Premio internazionale alle scrittrici Suad Amiry e Manuela Dviri, con un simbolico ex aequo, si sottolinea una volta di più lo stretto legame esistente tra la società ed una cultura che non vuol restare arroccata in una torre d’avorio ma dire la sua per cercare di cambiare il mondo in meglio”. (ANSA).