Dare gambe alle nuove idee imprenditoriali che abbiano una ricaduta su Prato. Sostenere l’avvio di progetti economici attraverso un fondo a disposizione di chiunque abbia creatività e voglia di investire in nuove attività ma non avrebbe i requisiti sufficienti per accedere al credito, in particolare i giovani e i disoccupati. Sono gli obiettivi del «Fondo Santo Stefano», il fondo di garanzia per l’accesso al microcredito, promosso dall’Ucid (Unione cristiana imprenditori dirigenti) e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, con il supporto del Credito cooperativo Area Pratese e il patronato del vescovo di Prato mons. Gastone Simoni, reso operativo attraverso la firma di una apposita convenzione. Oltre al supporto finanziario, i beneficiari dei prestiti saranno seguiti nello sviluppo delle proprie iniziative grazie al sostegno degli enti di formazione (quali, tra gli altri, Fil e Pin) e associazione di categoria locali (quali Camera di Commercio, Unione industriale e associazioni dell’artigianato). Attualmente sono in esame otto progetti, che potrebbero essere i primi ad essere finanziati. In particolare, ad essere i benvenuti sono progetti innovativi, legati sia al manifatturiero che alle nuove tecnologie.A siglare il documento sono intervenuti questa mattina in Palazzo vescovile Maurizio Nardi, presidente dell’Ucid sezione di Prato; Ferdinando Albini, Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Prato; Stefano Solenni, Direttore generale Credito cooperativo Area pratese. Presente anche il vescovo di Prato mons. Gastone Simoni, che ha fatto da patronato all’iniziativa e ha ratificato la convenzione. «Non è un fondo assistenziale ma di sostegno progettuale ha detto il Vescovo Simoni l’intenzione è favorire la ripresa, con attenzione alle persone che subiscono la crisi, ma vogliono reagire perché sentono il desiderio di imprenditorialità». «Il progetto ha di base una natura finanziaria ha spiegato Maurizio Nardi, presidente dell’Ucid sezione di Prato ma vuole anche accompagnare i beneficiari del fondo nei primi passi della loro nuova attività. L’idea che sta alla base è creare un vincolo tra le varie componenti della città, affinché si sviluppi un nuovo substrato economico». «La città deve partecipare a questo fondo con un aiuto sostanziale», ha auspicato Ferdinando Albini, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato; mentre da parte sua Augusto Ranfagni, delegato della Fondazione all’iniziativa, si è soffermato sulle novità di questo accordo aggiungendo: «A Prato mancava una formula semplice di accesso al credito utilizzabile in modo rapido: la formula che abbiamo studiato rende molto agile questa procedura».La parte finanziaria spetta alla Banca di Credito Cooperativo Area Pratese: «Abbiamo predisposto un accordo a condizioni agevolate e fuori mercato ha spiegato il direttore generale Stefano Solenni proprio per aiutare le nuove imprese a decollare».Come funziona la convenzione. Tutto nasce dalla volontà di venire incontro a chi, oggi, ha idee creative e progetti imprenditoriali ma si trova in difficoltà nell’accedere al credito necessario per lo start-up: i giovani, soprattutto, ma anche chi vive la piaga dolorosa della disoccupazione. Grazie al fondo di garanzia per il microcredito, chiunque abbia un in testa un’idea imprenditoriale non dovrà fare altro che presentarsi direttamente a qualsiasi sportello del Credito Cooperativo Area Pratese, chiedere di avere accesso al fondo, presentando i dettagli del proprio progetto. La banca lo prenderà in esame: insieme ai promotori della convenzione, si verificherà che ci siano tutte le condizioni necessarie per l’erogazione del credito. Entro 15-20 giorni si potrà avere la risposta e, in caso positivo, ottenere il finanziamento al massimo entro un mese dalla prima presentazione del progetto. Tutto questo in virtù del fatto che i soggetti promotori garanti del fondo, la Fondazione Cassa di Risparmio, e tutti i cittadini che vorranno aderire all’Ucid e all’iniziativa, si impegnano a depositare, quale forma di garanzia, presso la BCC Area Pratese, un fondo al fine di agevolare l’erogazione del credito e le iniziative imprenditoriali dei soggetti che ne faranno richiesta.La BCC Area Pratese assicura la messa a disposizione di una somma pari al doppio degli importi presso di essa depositati a garanzia delle operazioni erogate e, comunque, la banca si rende disponibile a finanziare singole operazioni fino ad un massimo di 25 mila euro, elevabili eccezionalmente fino a 30 mila.La convenzione è aperta a ulteriori soggetti, enti ed istituzioni che vorranno aderirvi e mettere a disposizione somme in favore del fondo. A dare un ordine generale sui tipi e modelli di progetti che potranno essere sottoposti all’attenzione della BCC Area Pratese per la necessaria selezione ed eventuale erogazione, la Fondazione Cassa di Risparmio e Ucid si impegnano a costituire un apposito Comitato di indirizzo composto da tre membri, nominati dalla Fondazione, Ucid e dal Vescovo di Prato. (cs)