Toscana

Prato, Nardone è il nuovo presidente dell’Opera del Duomo

L’Opera del Duomo di Prato ha un nuovo presidente. Si tratta del notaio Francesco Giambattista Nardone, eletto ieri pomeriggio, mercoledì 3 febbraio, nel corso della prima riunione del Consiglio dell’Opera riunitosi nella sala dei canonici della Cattedrale. Lascia dunque dopo quindici anni di presidenza l’ingegnere Raffaele Tanzarella, al quale vanno i ringraziamenti della Diocesi di Prato per l’impegno e la passione con le quali ha svolto il suo incarico in questo lungo arco di tempo.

Questi i nomi dei sette componenti del Consiglio: canonico Luciano Pelagatti, canonico Emilio Riva, Aurelio Risaliti, Luca Santi, Marco Giusti, Isabella Lapi Ballerini, quest’ultima è stata eletta segretario, e il presidente Nardone, l’unico tra i consiglieri ad aver fatto parte anche della precedente consiliatura. Secondo quanto previsto dalla legge italiana i nuovi incarichi sono stati ratificati dal Ministero dell’Interno tramite la Prefettura di Prato.

«La mia volontà è quella di portare a termine gli interventi e le attività iniziate durante i precedenti mandati dell’Opera – dice il neo presidente Nardone – il nostro obiettivo rimane lo stesso: far sì che la nostra bellissima cattedrale sia curata e messa a disposizione dei fedeli e degli amanti dell’arte che ogni giorno arrivano dall’Italia e dall’estero per ammirare le bellezze che vi sono contenute. Il nostro sarà un impegno di grande responsabilità che porteremo avanti in collaborazione con la Diocesi e l’Ufficio dei bene culturali».

L’Opera del Duomo di Prato è di recente costituzione, nata per decreto del Vescovo nel 1971, ha come attività principale e scopo istituzionale quello di provvedere alla manutenzione e al restauro della chiesa Cattedrale, amministrare i beni patrimoniali e le offerte a ciò destinate, promuovere la conoscenza del Duomo e delle sue caratteristiche artistiche e storiche.