Toscana

Prato, l’Opera Santa Rita compie 90 anni

La ricorrenza celebrata con una festa “in famiglia”. Nel 2025 prevista l'apertura di due nuove strutture

La storia parte nel 1934, grazie a Virginia Frosini, fondatrice dell’Istituto Santa Rita, che dedicò la sua vita all’assistenza dei minori abbandonati o in difficoltà per oltre trent’anni. Nell’autunno 1934, quando era dirigente delle donne di Azione Cattolica di Prato, organizzò un oratorio per i ragazzi del quartiere di San Fabiano, il più povero della città. Nel 1935 su richiesta del commissario di Pubblica sicurezza, prese in affitto una piccola casa in via S. Silvestro e vi ospitò una ragazza madre con un bimbo di pochi mesi. Nacque così l’Istituto Santa Rita. Oggi, a distanza di 90 anni, quell’esperienza si è arricchita ed è cresciuta insieme ai bisogni della città e della società.

La Fondazione Opera Santa Rita adesso è una realtà che conta oltre 250 dipendenti e assiste annualmente più di mille ospiti. Si occupa di assistenza e supporto ai più fragili, dai minori alle persone con disabilità o con autismo.

Per celebrare questo importante traguardo e ripercorrere i 90 anni di storia la Fondazione ha organizzato un momento di festa, insieme a tutti coloro che hanno contribuito e contribuiscono all’attività del Santa Rita.

“Una festa fatta in casa con chi ha fatto e sta facendo un pezzo di strada insieme a noi. Il Santa Rita rappresenta una delle tante risposte di cui la città ha bisogno. Una risposta colma di servizi, di attività di accoglienza e di supporto ai più fragili. Negli anni c’è stato un crescendo di richieste che sono nate dai bisogni, cambiati nel tempo. In base a questi bisogni abbiamo cercato di dare risposte diversificate, sempre in sintonia con la pubblica amministrazione” ha detto la presidente della Fondazione Opera Santa Rita Renza Sanesi, che ha ricordato i presidenti che l’hanno preceduta: Virginia Frosini, Roberto Faggi e Roberto Macrì.

Al momento di ricorrenza ha partecipato anche il vescovo di Prato Giovanni Nerbini:

“L’importanza del Santa Rita è legata all’attenzione che rivolge a tutte quelle fasce di persone che normalmente non troverebbero un’attenzione e una risposta così efficace ai loro grandi problemi. Il lavoro che svolge il Santa Rita è insostituibile”.

Anche la sindaca di Prato Ilaria Bugetti ha portato il suo saluto: “90 anni di sostegno ai fragili, agli ultimi, a chi è in difficoltà. Non solo per aiutare e assistere, ma anche per dare l’opportunità di ricominciare. Prima da soli, poi con gli altri imparando a fare rete perché insieme è più facile tutto, soprattutto rispondere a problemi complessi come quelli sociali. Tutto questo è il Santa Rita. Un vanto per la città e una certezza in più per chi ha l’onore di amministrarla” ha detto.

Gettando uno sguardo al futuro prossimo il 2025 sarà un anno importante, legato a due nuovi progetti: l’apertura di Casa Edoardo (una struttura di supporto e sostegno agli adolescenti), e la comunità per minori di Vaiano, che ospiterà 10 ragazzi.