In un anno è riuscito ad aiutare cinquecento famiglie del territorio pratese distribuendo prodotti per un valore di oltre 700 mila euro. Il 2009 per l’Emporio della solidarietà (nuovo nome per indicare il supermercato solidale di via Cairoli, a Prato, promosso da Caritas diocesana, Comune e Provincia di Prato e Fondazione Cassa di Risparmio di Prato) è stato il primo anno «a regime». Il progetto, il primo in Italia insieme a quello di Roma, nacque nel giugno del 2008 e da allora si è rafforzato e ha incrementato costantemente il numero dei suoi «clienti». Ovvero tutti coloro che, autorizzati da un apposita commissione, e attraverso una tessera a punti, possono fare la spesa all’Emporio.Ecco alcuni numeri. Nel 2009 la media mensile delle tessere attivate è stata di 507, quindi significa che, ipotizzando un numero di quattro componenti per nucleo familiare, l’Emporio ha servito più di duemila persone. In questo momento le tessere attive sono 671. Le tessere neonato, valide per avere prodotti prima infanzia, consegnate a madri in difficoltà seguite dal Centro di aiuto alla Vita, sono state, in media, 177. Si stima che la merce distribuita abbia avuto un valore di 726.815 euro e che per ogni giorno di apertura l’Emporio abbia battuto 127 scontrini. A questo servizio usufruiscono stranieri (57,7%) ma anche tanti italiani (42,3%) la cui richiesta è in notevole aumento.«Secondo i nostri calcoli spiega Rodolfo Giusti, coordinatore del progetto Emporio viste le continue richieste, per il 2010 avremo bisogno di merce per un valore di 890 mila euro».Alla presentazione del bilancio annuale, avvenuta presso la sede della Caritas diocesana di Prato, sono intervenuti i rappresentanti di tutti i soggetti promotori del progetto Emporio. «Abbiamo voluto comunicare questi numeri commenta Idalia Venco direttore della Caritas per dar conto del fenomeno Emporio e della sua ricaduta sui bisogni della città, ma quello che ci preme sottolineare è che dietro ogni numero, ogni tessera consegnata, c’è un volto, una persona, la cui situazione dobbiamo prendere a cuore». Dante Mondanelli, assessore ai Servizi sociali del Comune di Prato non solo ha ribadito l’impegno dell’amministrazione cittadina a sostegno dell’Emporio ma ha rilanciato con una proposta: «Inserire il servizio spesa all’Emporio nel pacchetto aiuto fornito dal Comune, che prevede ad esempio il pagamento di utenze domestiche». Questa nuova proposta, assicura Mondanelli, se accettata, comporterà un aumento della contribuzione da parte del Comune. Loredana Ferrara, assessore provinciale al Sociale, ha ricordato che la nuova sede dell’Emporio, più spaziosa e funzionale, poiché riunirà negozio e magazzino in un solo luogo, troverà spazio nei locali di proprietà della Provincia in via del Seminario, lasciati liberi dopo il trasferimento della Misericordia. Probabilmente i lavori inizieranno in estate. Anche la Fondazione Cassa di Risparmio di Prato, rappresentata da Silvia Bocci, ha confermato la propria adesione al progetto definendo l’Emporio «espressione di una comunità solidale».Alla presentazione hanno preso parte anche esponenti di Unicoop Firenze, fin dall’inizio partner dell’iniziativa. Grazie ai supermercati Coop gli scaffali dell’Emporio sono sempre riforniti di prodotti freschi. E a proposito di rifornimenti sabato 20 marzo, in 18 supermercati dell’area pratese (Conad, Esselunga, Pam, Penny e Coop) si tiene l’annuale raccolta di prodotti «mirati». Presso i punti vendita i volontari dell’Emporio, riconoscibili da una pettorina rossa, chiederanno la donazione di alcuni beni di prima necessità. (cs)