Il 29 agosto 1512 gli spagnoli conquistarono la città e la saccheggiarono per 22 giorni. “La furia dei soldati – ricorda una nota diffusa dalla diocesi – non risparmiò nemmeno i monasteri ma a San Vincenzo accadde qualcosa di incredibile: i capitani spagnoli Giovanni, Spinoso e Vincenzio entrando trovarono le suore in preghiera davanti a una statua della Madonna, la guardarono e caddero in ginocchio divenendo pacifici; chiamata la priora, madre Raffaella da Faenza, le giurarono che il monastero sarebbe stato rispettato e così avvenne. Quella statua, in terracotta policroma degli inizi del Cinquecento, è così venerata come protettrice e salvatrice”.“Questo episodio – sottolinea suor Anna Ferro, priora del monastero – è sempre più conosciuto dai nostri ragazzi perché ogni anno cresce il numero delle scuole primarie e secondarie che programmano una visita formativa nel nostro monastero; nella scorsa annata didattica sono state una decina”.Nell’anniversario del miracolo, giovedì 29 agosto, alle 8 don Giuseppe Lo Porto presiederà la messa mentre sabato 31, alla stessa ora, sarà mons. Nedo Mannucci, vicario generale della diocesi, a guidare la celebrazione. Le lodi verranno recitate sempre alle 7, mentre i vespri alle 18.30 il giovedì e alle 18.45 il sabato. A questi ultimi seguirà la solenne processione in monastero con la statua della Madonna dei Papalini. Durante le feste saranno esposte alla grata del monastero prima il Crocifisso di Santa Caterina e poi la Madonna dei Papalini.