Vita Chiesa

Prato, la veglia per le vittime del Macrolotto: «Mai più fatti così sconvolgenti, colpa dell’egoismo»

All’interno del momento di preghiera, mons. Santino Brunetti, vicario episcopale per l’immigrazione, ha letto un messaggio che il vescovo (assente per impegni inderogabili) ha scritto per questo evento: “È opportuno – ha scritto il presule – che si proceda a una revisione dell’accaduto, perché non si ripetano fatti così sconvolgenti da addebitarsi non solo alla fatalità, ma soprattutto all’egoismo di tanta gente, che non si ferma di fronte a nulla in nome del denaro, assunto come nuovo idolo a cui tutto si deve sacrificare”.

La lettera è stata tradotta simultaneamente da don Francesco Saverio Wang, cappellano della comunità cattolica cinese di Prato; era presente in prima fila anche il marito di una delle due donne decedute nel capannone, che ha ricevuto l’applauso di tutti  i presenti non appena è stato presentato dal sacerdote orientale.

“In questi giorni – continuano le righe del presule, lette dall’altare da mons. Brunetti – abbiamo ascoltato tante affermazioni di principio, ma poi domani è un altro giorno e gli interessi di parte riprenderanno il sopravvento, lasciando soli i familiari delle vittime a piangere i loro cari. Noi vogliamo affermare il nostro disappunto  e vogliamo impegnarci”; “Le comunità pratese e cinese – sono ancora  le parole del vescovo – devono riuscire a pensare a un futuro insieme, per raggiungere gli stessi obiettivi e gli stessi ideali. Molti amici cinesi hanno già scelto Prato come paese definitivo in cui vivere: vogliamo considerarli come un’opportunità per costruire la società del futuro”. Attraverso queste parole, come ha ricordato anche mons. Santino Brunetti leggendo il messaggio, la Chiesa pratese tende la mano per la libertà e la giustizia di tutti.